i no in amore

Quando ci si innamora tutto sembra combaciare, i sentimenti, le emozioni, i gusti e le decisioni da prendere. Insomma, quando ci si innamora si è disposti a far tutto per far si che la persona amata resti e non vada via.

A questo punto, iniziano a subentrare i famosi “si” quei consensi utilizzati più e più volte per far si che l’altro sia felice e appagato. Ma quando possono influire nella vita e in una relazione quei “si” ad ogni costo che finiscono con l’annientarci?

Gli psicologi sono concordi sul riflettere su quanto invece sia importante imparare sin da subito ad utilizzare i “no” in una storia d’amore. Si tratta di negazioni che aiutano a non farsi sovrastare dall’altro quei “no” che servono ad entrambi, sia per non far si che si crei un rapporto gerarchico rispetto al meno debole, sia per far si che si mantengano le proprie decisioni e ideali.

Il fatto di annientarsi per l’altro di fare qualsiasi cosa ad ogni costo, non fa bene ne all’uno e ne all’altro. Bisogna però capire che dinanzi ad una negazione l’altro non dovrà cercare di punire quella risposta con comportamenti violenti. Il non parlare, il famoso “tenere il muso” sono delle vere e proprie aggressioni psicologiche che tendono a far cambiare idea all’altro, atteggiamenti che implicano per forza la voglia di essere esauditi ad ogni costo mettendo in cattiva luce l’altro.

Per far si che si crei una relazione stabile e matura nel tempo, è importante cercare di mantenere il proprio “io” e di far capire all’altro che se non si è d’accordo su tutto questo non significa che il rapporto vada male.

L’amore inoltre, non è mai vissuto in modo uguale e in coppia, c’è sempre chi lo vive più intensamente rispetto all’altro. Ma perché in una relazione c’è sempre uno più coinvolto? Secondo gli esperti, all’interno di una coppia, c’è sempre uno che in un certo senso ama di meno o è visto come più forte e imponente. Questo significa che il suo carattere è più forte e che vive la relazione in maniera più distaccata o semplicemente più narcisistica.

L’amore non è misurabile ma gli atteggiamenti, a volte, possono indurre a pensare che l’altro sia meno legato al proprio partner. Tuttavia, questo non è un atteggiamento che per forza vuole comunicare distanza e discrepanza nei sentimenti; Spesso è questione di carattere, di difficoltà di esternare i sentimenti o di vivere le cose in maniera diversa, anche culturalmente.

Il consiglio è sempre quello di parlare e di cercare di instaurare un atteggiamento meno ostile nei confronti dell’altro, soprattutto quando non è concorde. In questo argomento viene spontaneo domandarsi: Ma i “no” e le discussioni potrebbero diminuire su un partner è più simile all’altro?

Ci sarebbero pareri contrastanti dinanzi a tali ipotesi, poiché spesso, gli psicologi espongono diverse teorie per far combaciare due persone caratterialmente all’interno di un rapporto di coppia. Tuttavia alcuni studiosi della Hudson e Fraley hanno scoperto che i partner che si vedono come simili hanno relazioni più soddisfacenti e durature. Di solito le relazioni tra opposti sono intense ma brevi, questo a causa delle diversità di carattere e di vita, che porterebbero, con il lungo periodo, i partner a stancarsi.

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