Lo scrittore italiano Giacomo Leopardi, parlò molto di amore e romanticismo nelle sue opere. Oggi analizzeremo questo verso: ‘Il silenzio è il linguaggio delle forti passioni,

eccetto se quella passione non produrrà in lui l’immobilità che suol essere effetto delle grandi passioni ne’ primi momenti in cui egli non è buono a nessun’azione”.

Questo verso, contenuto all’interno dello “Zibaldone – 142, 27 giugno 1820; 1898, Vol. I, p. 247” ci invita a riflettere sull’amore e sulle passioni. In queste brevi ma intense righe, il poeta ci fa riflettere su ciò che è l’amore vero.

Lo Zibaldone non è altro che una sua raccolta di pensieri, in cui emerge tutta l’evoluzione del pensiero del poeta. Una sorta di diario dove l’autore cresce ed annota. In qui è contenuta la sua vena poetica diretta al romanticismo.

Ma il silenzio è davvero il linguaggio delle passioni vere? La passione e l’amore vero a volte non hanno bisogno di troppe parole, poiché il sentimento unisce due persone anche a distanza. Oggi è facile essere ancora connessi con l’altro nonostante tutto? Da qui l’invio a riflettere sull’amore e le passioni moderne.

Ricordiamo, che il conte Giacomo Leopardi, nacque in Italia a Recanati il 29 giugno 1798  e morì a Napoli il 14 giugno 1837. Leopardi nel corso della sua vita è stato un poeta, filosofo, scrittore, filologo italiano molto stimato. Ad oggi, tutti conoscono le sue straordinarie opere letterarie, un patrimonio artistico italiano inestimabile.

È anche ritenuto il maggior poeta dell’Ottocento italiano e una delle più importanti figure della letteratura mondiale, nonché una delle principali del romanticismo scritto.

La straordinaria qualità lirica della sua poesia lo ha reso un protagonista centrale nel panorama letterario e culturale europeo e internazionale, con ricadute che vanno molto oltre la sua epoca…Se vuoi saperne di più clicca qui e approfondisci su Wikipedia

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