Legittima difesa è legge, ecco cosa cambia da oggi

Legittima difesa è legge, con l’ultima votazione al Senato da oggi non è più reato la difesa in casi di aggressione nella proprietà privata. In terza lettura, con 201 voti favorevoli, 38 contrari e 6 astenuti al Senato è stat decretata la scelta. Il voto è stato accolto dagli applausi della Lega e di parte dei Cinquestelle, da sempre favorevoli a questa norma.

Il ministero dell’interno Matteo Salvini ha commentato così la nuova legge: “Eliminati anni in tribunale e risarcimenti” – Con il via libera al provvedimento “si eliminano anni e anni di giri per i tribunali e di spese legali, si elimina il risarcimento di centinaia di migliaia di euro per i parenti dei ‘poveri’ rapinatori”. Ma cosa cambia da oggi e che garanzie ci sono?

Analizziamo bene tutta la legge:

Legittima difesa è legge, ecco cosa cambia da oggi

Difesa sempre legittima:  L’articolo 1 della legge precisa che nei casi di legittima difesa domiciliare si considera “sempre” sussistente il rapporto di proporzionalità tra la difesa e l’offesa. Al domicilio è equiparato ogni altro luogo ove venga esercitata un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale.

Risarcimento del danno:  All’articolo 3 si stabilisce che nei casi di condanna per furto in appartamento la sospensione condizionale della pena sia subordinata al pagamento integrale dell’importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa.

Pene severe per la violazione del domicilio:  Finalmente l’articolo 4, interviene sia sul minimo che sul massimo edittale, sanzionando tale ipotesi con la pena detentiva che aumenta sia il minimo che il massimo passando da uno a cinque anni a “da due fino a sei anni”.

Furto in abitazione:  Interviene sulle pene per il furto in abitazione e lo scippo, elevando la pena detentiva (nel minimo dagli attuali tre anni a quattro anni e nel massimo dagli attuali sei anni a sette anni).

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