L’infelicità è uno stato d’animo che almeno una volta nella vita una persona ha provato. Esistono però degli individui che sono sempre e totalmente infelici, a causa di fattori esterni e non, ma non tutti riescono a capirlo facilmente. Esistono però degli atteggiamenti e dei comportamenti tipici delle persone tristi e facilmente riconoscibili con un pò di attenzione.

Ma chi sono le persone tristi e cosa causa loro tristezza? Prima di tutto va ricordato che la tristezza è una emozione causata da vari eventi che possono più meno sconvolgere la vita di un individuo; il senso di insoddisfazione, la sofferenza fisica e non, la perdita di una persona cara, di un affetto, di un amore o di un lavoro sono le prime cause che generano questo sentimento così forte che incupisce il cuore e l’animo. La tristezza però può essere passeggera o duratura, a seconda dei casi e delle situazioni. E’ un sentimento fisiologico se limitato ad occasioni circoscritte. Se questa situazione perdura per lunghi periodi però può sfociare anche in depressione, fino ad arrivare a quella cronica e difficile da guarire. La tristezza non è direttamente collegabile alla depressione tuttavia può essere intesa come l’inizio di un male fisico e mentale quale appunto la depressione.

La tristezza però può anche essere anche causa di una forte insoddisfazione, anche monetaria. Anche le condizioni di vita possono influire sull’umore ed essere causa di felicità o infelicità. Molti studiosi hanno trattato tale tema e secondo gli psicologi dell’Università della California, impegnati però nello studio sulla felicità, hanno scoperto che la genetica e le condizioni di vita ha un forte impatto, esattamente del cinquanta percento sulla felicità o infelicità di una persona.

Certo è che quando uno soffre ed è triste è davvero difficile stargli vicino. L’infelicità infatti allontana tutto e tutti, crea una barriera dà vita ad un circolo vizioso che fa desistere dal realizzare e portare al termine tutto ciò che si è capaci di fare o di stare vicino alle persone amate.

Ma quali sono gli atteggiamenti e i piccoli gesti tipici delle persone tristi che cercano di nascondere questa forte emozione al mondo? Gli psicologi hanno individuato 6 caratteristiche da riconoscere con un pò di attenzione:

1. Le persone tristi tendono a complicarsi la vita:

Sembra assurdo ma le persone tristi tendono ad attirare sempre più infelicità complicandosi anche la vita, trovando solo lati negativi in qualsiasi cosa. Si aspettano sempre troppo e poi finiscono per rimanere delusi. Si allontanano dalle situazioni benefiche e credono di non meritare più nulla di buono andando avanti con il tempo.

2. Le persone infelici non riescono a guardare con allegria al futuro:

Queste persone soffrono per via del loro passato e credono che nemmeno il futuro porterà loro buone notizie e un pò di positività. In questo caso le emozioni negative tendono ad allargarsi anche agli eventi futuri.

3. Le persone tristi non escono quasi mai:

Le persone che soffrono di tristezza e solitudine non escono non si vogliono far vedere e spesso evitano la compagnai di altre persone. Si distaccano emotivamente e fisicamente dal mondo circostante creandosi quasi una sorta di universo personale parallelo ovattato e sicuro dove la tristezza non trova spazio. Questo è un atteggiamento molto negativo e non fa altro che peggiorare la situazione. Il chiudersi in casa è il primo segnale da tener presente.

4. Le persone tristi confrontano la loro vita a quella degli altri:

Una delle pessime abitudini delle persone sole e tristi è anche quella di considerare la loro vita altamente insoddisfacente rispetto a quella degli altri. Si mettono quindi a confrontare tutto, anche gli oggetti, gli affetti la fortuna, tutto ciò che hanno o che fanno sembra di meno rispetto al resto del mondo.

5. Le persone tristi si lamentano spesso:

Il lamento è un segnale davvero facile da interpretare. Chi si lamenta di tutto è chiaramente insoddisfatto. Lamentarsi, infatti, è tanto preoccupante quanto essere pessimisti. Pensando costantemente e poi parlando di quanto sia negativa una situazione, non si farà altro che peggiorare. Il lamento uccide la felicità e l’ottimismo. L’autocommiserazione è la strada per la depressione.

6.Le persone infelici credono di non avere futuro:

C’è sempre la luce in fondo al tunnel e già sapere che qualcosa in futuro di buono accadrà è un primo passo per uscire da questa forte emozione negativa. Tuttavia se così non dovesse essere allora la cosa è davvero preoccupante. Una seconda possibilità, una seconda opportunità, sono fondamentali per non chiudersi nel buco nero della depressione.

La tristezza però si nasconde anche dietro un debole sorriso, uno sguardo spento. E’ bene guardare una persona in faccia per capire cosa sta provando. E’ bene osservarla anche a distanza per capire come si comporta, come si guarda e come si muove, anche le spalle, il movimento del corpo, il passo determina uno stato depressivo o di infelicità.

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