Almeno una lacrima si affaccia dallâocchio e lenta solca il viso quando la lama ne taglia quel suo corpo viola vellutato. Colpa di quel solfuro di alille, così tanto presente in ogni cipolla rossa.
Nonostante non sia la più coltivata sul territorio italiano, di sicuro è quella di Tropea (cipolla rossa di Tropea) la più rinomata per tradizione culinaria, bontà e proprietà salutari. Certificata dal marchio IGP, dalla forma ovoidale allungata, grossa almeno il doppio delle normali cipolle rosse nel suo periodo di piena maturazione, come dice lo stesso nome è nella città di Tropea che si colloca la sua patria moderna.
LEGGI ANCHE: Aglio e cipolla contro i tumori
Venne importata prima dai Fenici, poi dai Greci e nel tempo è diventata il soggetto principale della gastronomia calabra, nonché dellâeconomia dellâintera regione. Oggi la coltivazione di questo tipo di cipolla rossa si estende in molte zone, soprattutto lungo il litorale tirrenico, che dalla punta di Reggio Calabria arriva fino alle zone del cosentino. Soggetto costante della cucina calabrese nei tempi passati, base per ogni piatto tipico, cucinata soprattutto nelle case contadine per insaporire zuppe di carni bianche, è soprattutto grazie alle sue proprietà salutari che si distingue nettamente dalle altre specie simili.
LEGGI ANCHE: Report: Il miele della brioche non è miele (Video)
Oggi si utilizza in molti modi: base per soffritto di sughi, abbinamento doc per la pizza col tonno e le olive, oppure lavorata nella caratteristica marmellata di cipolla. Ma è cruda, con un filo dâolio dâoliva, che ne aumenta la proprietà nutritive, che la si deve consumare se degli effetti di questa sorta di medicina naturale si vuol beneficiare. Le cotture troppo lunghe ne annullano infatti alcune qualità importanti, mentre quelle troppo brevi, a fiamma alta, rischiano di determinare la formazione di reazioni chimiche che ne trasformano in sostanze nocive, il pluribenefico solfuro di alille, acido naturale, determinante nel favorire diuresi e sudorazione e dallâimportante potere battericida, non a caso spesso impiegato nella lotta ad alcune comuni patologie quali raffreddore, influenza e faringite.
Articolo scritto su Biopills e concesso per la ripubblicazione.