Le donne sono più infelici degli uomini

Ormai è stato dimostrato anche dalla scienza che le donne sono più infelici e tristi rispetto agli uomini. Tuttavia le cose ad una certa età cambiano, infatti dagli 85 anni in sù la donna torna ad essere felice.

A dirlo è uno studio appena pubblicato in America dal National Opinion Research Center dell’università di Chicago che dopo aver seguito l’umore degli americani, uomini e donne, dal 1972 ad oggi è giunto ad una conclusione scioccante. Secondo Marcus Buckhingam, un ex ricercatore Gallup che ha pubblicato un nuovo libro Find Your Strongest Life, le donne cominciano la vita più soddisfatte degli uomini ma via via che invecchiano diventano sempre meno felici.

Tali conclusioni emergono anche a seguito di uno studio inglese condotto dall’Nhs, il Servizio sanitario nazionale britannico, le donne sarebbero più infelici degli uomini. Dal report, infatti, si legge che circa il 28% delle donne di età compresa fra i 16 e i 24 anni soffre di problemi mentali rispetto al 16% degli uomini. “Gli uomini vivono una vita più serena perché avrebbero meno preoccupazioni”, conclude lo studio. Lo testimonia anche il fatto che una volta raggiunti gli 85 anni d’età, la percentuale di donne con problemi legati all’umore cala notevolmente sopratutto se vedove.

La 57enne Maureen Dowd, considerata la penna più graffiante del New York Times, attacca il mito dell’emancipazione femminista come panacea contro tutti i mali dell’universo donna. “Più abbiamo scalato montagne e più la nostra depressione è aumentata. I maschi invecchiando sono spesso ancora più attraenti”, lo incalza la Dowd, “mentre in una società dominata dal look e dall’ossessione della giovinezza, alle donne sessantenni è richiesto di far di tutto per tornare ai vent’anni” .

Le donne sono più infelici degli uomini

Insomma, stress, famiglia, figli, cura della casa, lavoro e uomini, sarebbero le principali cause di stress nelle donne. Con il passare del tempo, infatti, le donne tendono a preoccuparsi molto più degli altri e tendono a mettere al secondo, terzo posto se stesse, perdendo di vista le proprie esigenze. Solo dopo, con la perdita di doveri sempre più pesanti la donan torna a vivere, una volta che i figli sono cresciuti e che il marito è in pensione o è vedova comincia a godersi la vita e a tornare a fare le cose che amava in giovane età come coltivare amicizie e hobby vari, cose che prima, per via della carriera e della famiglia era costretta a mettere da parte.

Ricordiamo anche che le donne, in generale, sono degli esseri che tendono alla depressione molto più facilmente degli uomini. La depressione delle donne è quindi anche una deviazione dell’umore che vira verso un tono malinconico che conduce ad avvilimento. Il decadimento fisico e cellulare rappresenta anche un fattore fondamentale per il benessere mentale di una donna che, nella maggior parte dei casi, non accetta tale cambiamento e sprofonda in una spirale discendente di sofferenza. Infatti, con cure e tempo per lei, la donna torna piano piano a sorridere.

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