Estate. La metà degli italiani fallisce con la prova costume

Le cosa peggiori d’Italia secondo i turisti…

Il peggio dell’Italia secondo 7 turisti stranieri su 10 che hanno scelto il nostro Paese come meta delle loro vacanze è riassumibile nella parola maleducazione che si configura nelle urla continue per la strada, in spiaggia, nel caos ovunque e nell’ignoranza verso le lingue estere.

A rovinare le vacanze italiane degli stranieri sono dunque, secondo un sondaggio di Vie del gusto, l’inciviltà e la maleducazione (61%), l’impossibilità di comunicare nella loro lingua (75%) e i prezzi spesso troppo esagerati (47%); seguono la sporcizia e la poca cura dell’ambiente (39%) e i servizi messi a disposizione valutati assolutamente non all’altezza dei canoni odierni (36%). In secondo piano l’assenza di trasporto pubblico (32%), gli orari di chiusura di musei e attrazioni (28%), la mancanza di informazioni turistiche adeguate (26%) e il caos e la confusione (17%).

I turisti scelgono solitamente il sud (24%), le isole (23%) ed il centro Italia (21%) e sono alla ricerca di tranquillità e relax (71%), divertimento (57%), di cibo gustoso e di qualità (49%), di natura e paesaggi mozzafiato (37%); alle ultime posizioni, invece, i servizi (35%) e l’accessibilità (28%).

A rendere speciale il loro soggiorno in Italia, che varia da una settimana (32%) ai dieci giorni (22%), sono l’amore tutto tricolore per la tradizione e la genuinità (78%), la generosità e il calore della gente (67%), l’enogastronomia (51%), le bellezze paesaggistiche (49%), l’arte e la cultura che rendono ricca l’Italia (46%).

Nonostante le lamentele l’Italia resta comunque una delle mete predilette dai turisti che dichiarano di venire in vacanza da noi una volta ogni 3 anni (41%) o almeno una volta l’anno (30%) o, addirittura, più volte in un solo anno solare come ammette il 14%.

Il soggiorno degli stranieri in Italia viene programmato soprattutto su Internet (58%), utilizzando di guide turistiche aggiornate (42%), tramite il racconto e i consigli di amici e parenti (38%) e la lettura approfondita di quotidiani e riviste specializzate (31%). Solo il 17% si affida ai tour operator.

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