Lavoro, addio ai 50mila posti estivi senza i voucher

Lavoro, ci sono brutte novità per gli impieghi estivi per questa estate 2018. Addio ai 50mila posti estivi a causa della mancanza dei voucher. A lanciare l’allarme è stata la Coldiretti sugli effetti della riforma dei voucher che ha di fatto praticamente azzerato questa opportunità per integrare il reddito delle categorie più deboli ma anche per avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti o mantenere attivi anziani pensionati.

I voucher erano stati introdotti per la prima volta in via sperimentale nel 2008 per la vendemmia proprio per le peculiarità dell’offerta di lavoro nelle campagne. Nel corso degli anni successivi l’agricoltura – sottolinea la Coldiretti – è stata l’unico settore che è rimasto praticamente “incatenato” all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni (solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito) che gli altri settori non hanno mai più conosciuto fino all’abrogazione.

La situazione attuale – continua la Coldiretti – rende di fatto inutilizzabile il nuovo strumento con pesanti effetti sull’economia e il lavoro dei territori interessati ma anche la perdita di una importante opportunità di socializzazione all’interno delle comunità locali. In difficoltà le stesse imprese agricole per l’addio ad una modalità di pagamento che – precisa la Coldiretti – si era dimostrato valido nel favorire l’occupazione e l’emersione del sommerso.
“L’Italia non può permettersi di perdere le grandi opportunità di lavoro che vengono da uno dei settori più dinamici dell’economia”, ha affermato il presidente la Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che il “nuovo Parlamento e il Governo hanno il dovere di ripensare ad uno strumento per il settore che semplifichi la burocrazia per l’impresa, sia agile e flessibile rispondendo soprattutto ad un criterio di tempestiva disponibilità all’impiego e dall’altra generi opportunità di integrazione al reddito di cui c’è particolarmente bisogno.

Lavoro, addio ai 50mila posti estivi senza i voucher

Insomma, senza voucher è difficile pagare i lavoratori occasionali e stagionali e questo moltiimprenditori lo sanno bene che chiedono maggiori misure a favore di questi impieghi. Tuttavia i lavori stagionali però non piacciono molto ai sindacati che sconsigliano fortemente questa scelta. A fronte di scelte da parte dei passati Governi la CGIL giudica non accettabili tali scelte lavorative perché non sono servite a contrastare la disoccupazione, ad aumentare gli investimenti, a valorizzare il lavoro, non si è arresa la volontà di proseguire il cammino per ottenere la Carta dei Diritti Universali. Un percorso intrapreso dalla CGIL insieme alla richiesta dei tre referendum su voucher, appalti e licenziamenti. Quell’appuntamento referendario, chiesto con milioni di firme ma che è stato impedito di fatto.

Fonte Coldiretti

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