Per entrare a Oxford il ragionamento conta più della preparazione

Tempi duri per i giovani e soprattutto per i laureati, che dopo anni passati sui libri non hanno nemmeno la soddisfazione di avere un posto fisso alla soglia dei trent’anni. Secondo le indagini, ben 4 laureati su 10 sono ancora senza impiego dopo il conseguimento del titolo.

La notizia, emerge dalle indagini dell’osservatorio statistico dei consulenti del lavoro, secondo cui nel 2017 degli oltre 1,7 milioni di trentenni con la laurea, il 19,5% (344mila) è privo di occupazione, mentre un ulteriore 19% (circa 336mila) è impiegato in posizioni professionali che non richiedono la laurea.

Per entrare a Oxford il ragionamento conta più della preparazione

Nel 2017 il tasso di occupazione dei trentenni laureati (81,3%) è superiore di otto punti percentuali rispetto ai giovani diplomati di pari età ed arriva a 24 punti percentuali rispetto ai trentenni con la sola licenza media. Le prospettive d’inserimento nel mercato occupazionale “migliorano per coloro che hanno raggiunto almeno un titolo secondario superiore” e si rivelano “massime per chi giunge a conseguire un titolo universitario”.

Ovviamente, il posto dopo si sta peggio è il mezzogiorno, dove i ragazzi ormai non credono più nel titolo per avere un lavoro fisso. Certo è che con il nuovo Governo si sta cercando di operare per cercare di trovare una soluzione. Soluzione che ancora non si vede però. Intanto, l’anno universitario nuovo sta per iniziare e pare che le iscrizioni ai corsi di laurea in Italia siano in netto calo rispetto agi anni passati.

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