Molti sono convinti che l’amore sia destino. 

Uno dei due entra nella stanza, si guarda attorno, vede l’altro ed è amore a prima vista. Il cuore batte più forte, le mani sudano, non si riesce a staccare gli occhi dall’altro. Non può essere che amore. O almeno così si crede, perchè l’amore all’improvviso, al primo sguardo, non è destino. Non è amore.

Quando due persone si incontrano, cosa fa scattare quel click che determina l’attrazione?  È tutto casuale, fortuito, senza troppe ragioni? No.

Secondo Stephanie Ortigue, docente della Syracuse University (USA), sentimenti di amore possono verificarsi già 0,2 secondi dopo il primo contatto visivo con qualcuno. Secondo la docente, infatti, questo sentimento di amore si sviluppa in dodici aree del cervello (individuate con risonanza magnetica funzionale) che lavorano in sinergia per rilasciare sostanze chimiche che inducono euforia – come dopamina, ossitocina, adrenalina e vasopressine – responsabili, tra le altre cose, del risveglio dei bisogni primari dell’uomo e può avvenire così velocemente tanto da meritarsi la definizione di amore a prima vista ma in realtà sono un match perfetto dei bisogni, appunto, che in quel momento l’individuo che è entrato nella stanza sta sperimentando – anche inconsapevolmente. 

I bisogni soggettivi fanno scattare uno stato di tensione complementare nell’altro, tensione che l’altro allevierà fornendo la risposta di soddisfacimento attesa dal partner e questo scambio si confonde facilmente con l’amore anche se, alla fine dei conti, rimane solo uno scambio di tensioni complementari. 

Ma torniamo alla domanda iniziale: cosa fa scattare quel click che determina l’attrazione?

I bisogni insoddisfatti, che possono portare più facilmente all’amore a prima vista. 

In questo contesto, la parola “amore” potrebbe risultare impropria ma è anche vero che la parola “attrazione” è estremamente riduttiva. Questa forte “attrazione” che si può sperimentare già dopo pochi sguardi non è solo chimica, non è solo un’emozione ma è un complesso stato mentale emotivo che, proprio come l’amore, comprende diverse dimensioni.

In un solo incontro di sguardi è accaduto “quel qualcosa” che ha innescato uno stato di attivazione neurale in risposta a un bisogno di soddisfacimento irrisolto che stagnava a livello inconscio. 

Quando sei attratto da qualcuno già dopo pochi scambi, sappi che non è destino, ne’ tantomeno si tratta della tua anima gemella. Si tratta solo di un tuo stato di tensione interiore che cerca nutrimento e riconosce nell’altro colui che può fornirlo.

L’amore vero esiste, non ci sono dubbi in merito, ma meglio porsi qualche domanda in più quando tutto capita troppo velocemente. Una buona dose di introspezione può aiutarci molto perché troppo spesso dietro quel click che innesca l’attrazione c’è un bisogno insoddisfatto che spinge a livello inconscio verso l’altro ma non ci farà vivere quello che davvero meritiamo. 

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