Svezia: si lavora sei ore per produrre di più e vivere meglioxaziende, ospedali e case di riposo accolgono la nuova giornata lavorativa.
Lavorare di meno, produrre di più, vivere meglio: Questa formula magica che consente lâinverosimile quadratura del cerchio della vita moderna proviene dalla Svezia, dove un numero crescente di aziende, imbeccate da qualche amministrazione locale illuminata, sta riducendo lâorario di lavoro dalle classiche otto ore a sei per favorire il benessere fisico e mentale dei propri dipendenti, e al contempo aumentare la produttività .
In altre parole: non si lavora mai otto ore effettive, e dunque è più utile scremare il tempo che si trascorre in azienda dalle pause, consentendo ai dipendenti di godere di più tempo libero, e ottenere in cambio una maggiore intensità produttiva durante lâorario di ufficio. La Toyota di Goteborg ci è arrivata molto tempo prima, allâinizio del nuovo millennio, e i risultati sono stati straordinari: dipendenti più felici, basso tasso di avvicendamento e profitti in crescita del 25%.
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Alla stessa conclusione è giunta una casa di cura di Goteborg, il centro Svartedalens, che ha ridotto lâorario di lavoro di infermieri e personale medico, migliorando non solo la loro esistenza ma anche quella dei pazienti. Certo, per coprire le esigenze degli anziani clienti della struttura è stato necessario assumere 14 persone in più e non tutte le aziende sono in grado di permettersi questo tipo di contromisura.
Quello che è stato definito âil grande esperimento sociale svedeseâ è partito nellâaprile 2014, con lâannuncio da parte del governo cittadino di Goteborg di voler diminuire lâorario di lavoro nel settore pubblico, con lâobiettivo ambizioso di aumentare la produttività , tagliare i costi e migliorare la qualità della vita dei lavoratori. Lâesperimento è stato un pieno successo.
Sorpresa? Non più di tanto. In fondo, già negli anni Trenta del secolo scorso il grande Bertrand Russell, nel suo âElogio dellâozioâ, aveva pronosticato che il progresso tecnologico avrebbe ridotto lâorario di lavoro fino a un massimo di 20 ore alla settimana.