In Italia 8 case su 10 sono esposte al rischio di catastrofi naturali

Il dato è allarmante ma non tutti lo sapevano. Almeno 8 abitazioni su 10 sono a rischio catastrofi naturali, il 78% sono esposte a un rischio alto o medio-alto di venire coinvolte da catastrofi, tra terremoto e fenomeni idrogeologici in tutta Italia.

Sembra davvero che davanti alla forza della natura nulla si può e dopo questo dato tutti saranno più preoccupati. Lʼallarme è stato lanciato dallʼAnia e dice che soltanto il 17% degli italiani è però consapevole del pericolo. Il nostro Paese è il sesto al mondo per danni causati da terremoti o disastri.

Nel dettaglio, il 35% delle abitazioni italiane è esposto ad elevato rischio sismico mentre il 55% è esposto a elevato rischio idrogeologico. Secondo l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, l’83% non crede o non sa di essere esposto a rischi riguardanti i disastri naturali.

Come riporta il rapporto, L’Italia è un paese a forte rischio idrogeologico a causa della sua morfologia e dell’alta densità di popolazione. Secondo l’ultimo studio del Consiglio Nazionale dei Geologi, relativo al 2009, vi sono circa 6 milioni di persone residenti nei 29.500 chilometri quadrati del territorio nazionale considerati ad alto rischio di alluvioni o allagamenti. Includendo anche il fenomeno delle frane, lo studio ha censito circa 1.260mila edifici, tra cui 6000 scuole e 531 ospedali, esposti ai fattori idrogeologici. Della popolazione a rischio circa un milione di persone vive in Campania, oltre 800mila in Emilia Romagna e oltre mezzo milione in Piemonte, Lombardia e Veneto.

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Stime sostanzialmente analoghe giungono dalla Direzione generale per la difesa del suolo del Ministero dell’Ambiente. I dati raccolti, provenienti soprattutto dai Piani per l’Assetto Idrogeologico (Pai) definiti a livello locale, hanno consentito
una “ carta delle aree ad alta criticità idrogeologica”.

In Italia 8 case su 10 sono esposte al rischio di catastrofi naturali

Per il 2016 sono stati complessivamente censiti 42 gravi accadimenti, tra frane e alluvioni, con un seguito di 34 morti. Circoscrivendo l’analisi alle alluvioni gli eventi sono stati 13 con 20 morti. Le regioni più colpite sono state quelle del centronord ed in particolare la Liguria in cui gli eventi luttuosi hanno interessato 71 località con 5 persone decedute. Lo stesso centro di ricerche ha pubblicato nei mesi scorsi anche un rapporto su “cinquanta anni di frane ed inondazioni in Italia (1964-2015)” che hanno complessivamente causato oltre duemila morti ed altrettanti feriti. Limitatamente alle inondazioni, in questo lungo arco temporale le vittime accertate sono state 710. Il Piemonte (126 morti), la Sicilia (103) e la Liguria (83) sono state le regioni più colpite.

Per le abitazioni private numerose criticità impediscono invece l’offerta di coperture sul mercato. Innanzitutto riporta il dato che gli assicuratori sono alle prese con un forte rischio di antiselezione, cioè con il pericolo di dover fronteggiare richieste di polizze provenienti soltanto da proprietari di abitazioni ubicate a ridosso di corsi d’acqua e circoscritte ai soli piani terra o seminterrati.

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