Insegnanti donne in pensione prima degli uomini. Il giudice condanna il Miur

Questa vicenda non è piaciuta per nulla ad un giudice che ha condannato il Miur per discriminazione di genere.  Vediamo nel dettaglio come è andata la vicenda: Due docenti di una scuola, avendo una bassa anzianità, avevano chiesto di permanere in servizio altri due anni nonostante abbiano raggiunto il periodo del pensionamento, tuttavia la scuola prima aveva concesso il permesso poi lo aveva ritirato. Questo alle insegnanti non è piaciuto per nulla e così si sono rivolte alla giustizia. 

Secondo quanto riportato dal Fattoquotidiano.it, Nel 2014 due docenti abruzzesi donne, di 65 anni, avevano chiesto di rimanere in servizio per totalizzare più contributi, pur avendo raggiunto l’età per il trattamento anticipato di vecchiaia. Tuttavia, dopo vari tentativi, la proposta non venne accettata a causa del decreto legge 90/2014. Gli uomini infatti, possono restare ad insegnare anche dopo i 65 anni ed aver raggiunto quindi l’età pensionabile, un atto discriminatorio che alle due donne non è piaciuto per niente e così hanno deciso di rivolgersi alla legge per avere giustizia.

Dopo lunghi periodi di causa la decisone è arrivata: il giudice del lavoro del tribunale di Avezzano, Giulia Sorrentino, ha condannato il ministero dell’istruzione a riassumere una docente di scuola primaria del comune abruzzese a risarcire per un importo pari a 24 mensilità ad una professoressa . La donna ha decretato che l’impossibilità per le dipendenti  di prolungare il rapporto di lavoro così da totalizzare un maggior ammontare di contributi sui cui parametrare la pensione è una vera e propria discriminazione sul lavoro.

Ricordiamo che come stabilito dal Decreto Ministeriale, un insegnante, per poter andare in pensione è necessario che abbia raggiunto l’età pensionabile. Con la legge 214/11, Legge Fornero, i requisiti per accedere al pensionamento sono:
Vecchiaia: 66 anni e 7 mesi da compiere entro e non oltre il 31 dicembre del 2017. Il requisito è valido sia per gli insegnanti uomini che per le donne. Anzianità di servizio: sono richiesti almeno 20 anni di contributi.

Insegnanti donne in pensione prima degli uomini. Il giudice condanna il Miur

Per quanto riguarda invece la pensione anticipata, per gli uomini è possibile chiederla al raggiungimento di 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva, per le donne a 41 anni e 10 mesi di contributi. In entrambi i casi il requisito deve essere raggiunto entro il 31 dicembre 2017. Tuttavia in questo caso non era stato consentito alle due insegnanti di prolungare il tempo per raggiungere gli obiettivi preposti.

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