Iniziano i controlli a tappeto ISEE attraverso la banca dati delle prestazioni sociali agevolate dellâINPS: il Garante della Privacy ha dato il via libera allâaccordo fra istituto previdenziale, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza sulle modalità di consultazione delle informazioni contenute nella banca dati che servono per attività di controllo, monitoraggio, programmazione relative allâISEE, lâIndicatore della Situazione Economica Equivalente.
Nuovo ISEE: la guida dei commercialisti
Il decreto direttoriale Inps, approvato dal Garante della Privacy, contiene tutte le specifiche tecniche per lâaccesso al sistema. Possono accedere ad alcune informazioni anche enti locali ed enti erogatori: in particolare, a quelle relative alle prestazioni che erogano direttamente. In generale, le informazioni contenute nella banca dati vengono utilizzate per il rafforzamento dei controlli ISEE, anche incrociati: lâINPS utilizza i dati per mettere a punto liste selettive di contribuenti da sottoporre alla Guardia di Finanza per controlli.
Nel caso in cui venga rilevato un maggior reddito piuttosto che unâaltra discordanza fra DSU (la dichiarazione sostitutiva unica che il contribuente compila quando richiede lâISEE) e informazioni note allâAnagrafe tributaria, vengono irrogate sanzioni.
Quando câè una richiesta di prestazione, lâente erogatore la immette nel sistema, che comunica lâISEE(che, una volta rilasciato, validi fino al gennaio dellâanno seguente, dunque non bisogna richiederlo per ogni singola prestazione).