Si continua ancora a parlare di pensioni e Tito Boeri nell’ultima intervista dice no all’aumento delle pensioni degli italiani all’estero per alcuni motivi.

“Queste prestazioni – ha spiegato davanti al Comitato permanente sugli italiani nel mondo – sono uscite per lo Stato che non rientrano come consumi”. Per Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, la colpa sarebbe di “tasse e tenore di vita in Italia troppo alti”.

Infatti nel 2017 il presidente dell’Inps Boeri ha dichiarato che: “Le pensioni pagate all’estero dall’Inps nel 2016 in circa 160 paesi sono 373.265 per un importo complessivo di poco superiore a 1 miliardo di euro. Un’anomalia ha detto Boeri che è in aumento sul 2017, per effetto della spesa per l’aumento delle quattordicesime. A finire sotto la lente dell’Inps sarebbero, infatti, proprio le quattordicesime percepite all’estero. Nel 2017 la platea di residenti all’estero che le ha ricevute è aumentata del 131%”.

A difesa degli italiani che hanno deciso di godersi i risparmi di una vita lavorativa in un paese straniero, si è schierata invece l’Unione Nazionale Consumatori. “Sono luoghi – ha detto il presidente Massimiliano Dona – dove con 800 euro al mese si è ricchi, mentre in Italia non si arriverebbe a fine mese”.

“Si tratta di famiglie – ha sottolineato Dona – che se vivessero in Italia non avrebbero abbastanza per poter vivere, e rientrerebbero nella fila dei poveri assoluti”.

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