La stagione dell’influenza è ormai ufficialmente aperta e in Italia, sono stati già riscontrati ben 500mila casi. Una buona parte è già a letto con i classici sintomi influenzali ma la cattiva notizia è che il vero picco è previsto per Capodanno…

Insomma, si prevede un capodanno all’insegna del letto e dei fazzoletti volanti secondo gli ultimi dati emersi nel corso del congresso della Società italiana di medicina generale (Simg) in corso a Firenze. Per far fronte a questa esigenza però hanno detto gli esperti ci sarebbero già i vaccini anti influenzali pronti.

Claudio Cricelli, presidente della Simg, nel corso del congresso ha affermato che:“La campagna vaccinale ha avuto nelle prime settimane un buon riscontro – precisa -, ricordiamo che devono assolutamente immunizzarsi i pazienti colpiti da patologie croniche, cardiovascolari e respiratorie, anziani, bambini e donne in gravidanza”. Visto che il picco è previsto per le feste di Natale, dunque c’è ancora poco tempo per andare a vaccinarsi e tentare di ridurre il numero di persone che ha dovuto affrontare delle complicanze perché non protetto dal vaccino.

Secondo gli ultimi dati disponibili nel 2016-17, infatti, si stima che in Italia, ci siano stati 2.000 decessi in più rispetto alla stagione precedente a causa di forti influenze e malattie infettive. Stando agli esperti quest’anno l’influenza sarà la peggiore degli ultimi decenni: in Australia, per esempio, ha già fatto 52 vittime, anche tra i giovani e i bambini.

Ricordiamo quindi che è bene fare una buona prevenzione, soprattutto nel periodo dopo natale, il consiglio è sempre quello di lavarsi le mani, coprirsi la bocca con un fazzoletto o con il braccio quando si starnutisce o tossisce, e in particolare restare a casa quando si presentano i sintomi dell’influenza e naturalmente, andarsi a vaccinare se è possibile.

Ricordiamo anche che in Italia sono disponibili due diversi tipi di vaccino influenzale: il primo vaccino trivalente, che è in grado di proteggere dai due ceppi di influenza A attualmente circolanti (H1N1 e H3N2) e da un ceppo del virus dell’influenza di tipo B; e un vaccino tetravalente, in grado di proteggere da un ulteriore ceppo di influenza B. Dai dati pubblicati in letteratura internazionale emerge che i vaccini hanno mediamente una efficacia del 68%, ciò è dovuto all’azione specifica contro i due virus influenzali A e B. Negli adulti l’efficacia media dei vaccini per l’esito “sindrome influenzale” è molto più bassa con intervallo di confidenza compreso tra 6% e 18%.

Tuttavia per evitare di beccarsi l’influenza, si consiglia di evitare di frequentare luoghi troppo affollati e diversamente da quanto si possa comunemente pensare, non è il freddo a determinare l’influenza, quanto le condizioni di scarsa umidità e l’aria asciutta.

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