Il quarto elemento dell’amore. Per amare e farsi amare è importante ascoltarsi e ascoltare l’altro, non in quello che dice ma in quello che non dice. Secondo Osho, esiste un quarto elemento dell’amore. Solo chi lo individua trova la persona giusta.

“A ogni istante l’amore ci chiama… perché nella sua essenza l’amore è la vita stessa. Riconoscerlo, lasciare che accada, nutrirlo – e soprattutto lasciare che ci nutra – è però un’altra cosa”.

Ma cos’è l’amore è come fare a riconoscere la persona giusta? In uno dei testi di Osho dal titolo: “Il quarto elemento dell’amore: Visioni, intuizioni e bagliori per crescere insieme”, può aiutarci ad individuare le emozioni interne capaci di riconoscere la persona adatta.

Osho in questo testo suggerisce un percorso che si fonda sulla coltivazione della consapevolezza, qui proposto come “quarto elemento” di un’alchimia in grado di avvicinare al mistero della vita, ma soprattutto di trasformare quella potenzialità – frutto di meccanismi istintivi, programmi biologici, tempeste ormonali – in una presa di coscienza di sé, dell’altro e dei motivi che uniscono e “formano” la coppia – gli altri tre elementi di questa incredibile avventura, sempre nuova, proprio perché la sua natura è un perenne mutamento.

“L’uomo, – diceva Osho – è libero è come una nuvola bianca. Una nuvola bianca è un mistero; si lascia trasportare dal vento, non resiste, non lotta, e si libra al di sopra di ogni cosa.

Tutte le dimensioni e tutte le direzioni le appartengono. Le nuvole bianche non hanno una provenienza precisa e non hanno una meta; il loro semplice essere in questo momento è perfezione”.

Osho nato a Kuchwad l’11 dicembre 1931 e morto a Pune il 19 gennaio 1990, è stato un mistico e maestro spirituale indiano, che acquisì seguito internazionale. Osho era un professore di filosofia che abbandonò la carriera accademica per girare il mondo come maestro spirituale.

Le sue posizioni anticonformiste suscitarono scalpore e reazioni controverse. Affermò di aver vissuto, ventunenne, l’esperienza mistica dell’illuminazione.

Iniziò a viaggiare per l’India, a tenere discorsi e a condurre campi di meditazione. Negli anni settanta creò un ashram, a Pune, che arrivò a ricevere trentamila visitatori l’anno…Per saperne di più continua a leggere qui

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