Non piacere a tutti i costi. Non ne vale la pena. 

Voler piacere agli altri è normale. Mostrare il meglio di noi stessi ci porta a mostrare la parte positiva e bella della nostra persona. E questo ci fa stare bene. Il rifiuto da parte di un’altra persona, invece, ci fa stare male e ci fa sentire in una situazione poco piacevole. 

Cercare di piacere a tutti, trovare la loro l’approvazione è un vero e proprio inferno, un obiettivo impossibile che ci induce a tradire noi stessi per di conquistare l’approvazione di qualcuno a cui – magari – di noi importa poco. Una perdita della propria autenticità, cercando di essere qualcuno che non si è, potrebbe far ridurre sensibilmente le relazioni significative e vere all’interno della nostra vita.

“Voler piacere a tutti” osserva Michael Gervais – psicologo e coach americano, “è irrazionale e improduttivo. Irrazionale perchè, per quanto ci sforziamo di omologarci a tutti gli altri, ci sarà sempre qualcosa che ci sfugge o su cui non abbiamo il controllo. Improduttivo perchè ci distoglie da compiti più importanti, come essere autentici e realizzarci in base alle nostre potenzialità e desideri”. 

Quando cerchiamo di piacere a tutti i costi facciamo questo, tradiamo noi stessi e quando lo facciamo perdiamo la cosa più importante: la nostra felicità, dal momento che è impossibile essere felici (o sereni) quando si è fuori sintonia col proprio sé. 

E anche se in certe situazioni può apparire necessario od opportuno, alla lunga diventa inevitabilmente una sconfitta.

Non si può essere amati da tutti

Una delle rivelazioni più potenti e liberatorie ch’io abbia mai avuto è stata: non potrai mai piacere a tutti. Così, brutale.  

Fino a quel momento avevo cercato di ottenere l’approvazione del mondo intero, sforzandomi e arrampicandomi sui vetri e persino fingendo di apprezzare cose che non apprezzavo, di adare d’accordo con persone che mi facevano del male intimo e davano il mal di stomaco, a volte. 

È un bisogno così forte che, finché non ne diventi ben cosciente e consapevole, ti manovra come un burattino. Prima di quella rivelazione, ti senti come un mendicante che implora continuamente l’approvazione altrui, che suscita spesso sensazioni sgradevoli: è talmente protesa e bisognosa, che facilmente ispira un senso di tensione, falsità, manipolazione. Paradossalmente, più si ha bisogno di approvazione e più c’è il rischio di dis-piacere agli altri, di allontanarli.

È solo dopo molti anni, molta fatica e molta frustrazione, che sono arrivata a quella verità: poiché siamo tutti diversi, e abbiamo gusti, valori e opinioni diverse, anche la persona migliore del mondo non potrà piacere a tutti.  Così come non tutti piacciono a me, non a tutti piaccio io. Troveremo sempre qualcuno che non ci apprezza, o ci critica, o a cui siamo semplicemente indifferenti.

Dalla frustrazione alla liberazione

All’inizio può sembrare uno shock, perché vuol dire che non potremo avere tutta l’approvazione che vorremmo. Ma è poi così necessaria questa approvazione? 

Poi, piano piano, diventa una scoperta liberatoria: se so che è impossibile, allora posso rilassarmi e accettare la disapprovazione, quando accade perchè non è più un fallimento, ma solo parte naturale della vita! 

Non si può far felici tutti

Proprio come è impossibile piacere a tutti, è anche impossibile fare contenti tutti, quindi il desiderio di fare contenti tutti, per quanto ben intenzionato, non può che portare frustrazione e fallimenti. Inoltre, poiché nello sforzo di fare contenti tutti tendiamo a trascurare noi stessi, il risultato più comune è che per fare felici tutti gli altri, rendiamo infelici noi stessi.

Liberarsi dal bisogno

Ma se il bisogno d’approvazione è tanto forte, cosa fare? La soluzione è “interna”. 

Se è vero che l’approvazione piace a tutti, è anche vero che dipenderne indica un problema di autostima: meno piacciamo a noi stessi, più abbiamo bisogno di piacere agli altri. Questa mancanza genera anche un “bisogno infinito”: bisogna allora puntare prima di tutto all’accettazione di sé, all’auto-approvazione, a coltivare l’autostima e stare bene nella propria pelle. A generare dentro di sè la convinzione di valere. 

error: Questo contenuto è coperto da diritto d\'autore