I robot sostituiranno il 66% del lavoro umano

Si inizia con i droni, che tutti abbiamo già imparato a conoscere, droni postini, auto che si guidano da sole e tanto altro ancora: Le macchine minacciano parte del lavoro oggi svolto dall’uomo…

La grande novità è che nel mirino dei robot ci sono soprattutto i Paesi emergenti: quelli che fino a ieri avevano sviluppato un’industria a basso valore aggiunto contando su una manodopera a costi stracciati. Quella stessa manodopera, domani, potrebbe perdere il lavoro perché superata in economia dalle macchine.

I robot sostituiranno il 66% del lavoro umano

L’Onu attraverso un recente report dell’Unctad mette in guardia Asia, Africa e America Latina: attenti, dice il report Robot and Industrialization in Developing Countries, perché è da voi che l’impatto dell’era dei robot sarà più pesante.
Inoltre i Paesi sviluppati, che con la globalizzazione hanno delocalizzato produzioni a basso valore aggiunto nei Paesi in via di sviluppo, potrebbero decidere di rimpatriarle sostituendo robot tecnologicamente avanzati ai lavoratori “low cost”. E’ uno dei rischi del ritorno di fiamma protezionistico che oggi va per la maggiore: il rimpatrio delle produzioni delocalizzate che però, per restare competitive, dovranno giocoforza puntare sull’automazione.

Il primo consiglio che l’Onu dà ai Paesi emergenti per arginare questa sostituzione di mano d’opera di portata storica è banale ma ovviamente validissimo: abbracciate la rivoluzione digitale, a partire dai banchi scolastici.

Il secondo consiglio: Se non potete battere i robot, puntate su di loro. Sfruttando una tipologia di lavoro ‘ibrido’ innovativo uomo-macchina che permetterebbe ai Paesi emergenti di mantenere la competitività della propria struttura industriale.

Robot: I nuovi lavoratori, 60mila licenziamenti in una fabbrica cinese

Ad esempio in Cina (regno mondiale delle macchine industriali) «In risposta all’invecchiamento della popolazione e all’aumento del costo del lavoro, che sta erodendo i vantaggi della manodopera manuale “low cost”, fin dal 2013 la Cina ha acquistato più robot industriali di ogni altro Paese», spiega lo studio. Entro pochissimi mesi la Cina supererà anche il Giappone come leader mondiale delle produzioni automatizzate.

error: Questo contenuto è coperto da diritto d\'autore