Hikmet 'Quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto'

Nazim Hikmet scrisse un pensiero davvero profondo, capace di far riflettere e sciogliere anche la persona con la corazza più dura. Lo scrittore disse: “Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto”.

Una poesia, un inno all’amore e alle cose non dette, ancora non vissute, forse le più belle e le più attese. Il bello dell’amore è che non si sa mai cosa potrà riservarci, il futuro è incerto ma il pensiero è sempre roseo.

Il poeta Nâzım Hikmet nacque Salonicco il 15 gennaio 1902 e si spense a  Mosca il 3 giugno del 1963. Hikmet nel corso della sua vita, è stato un poeta, drammaturgo e scrittore turco naturalizzato polacco. Definito “comunista romantico” o “rivoluzionario romantico” ed è considerato ad oggi uno dei più importanti poeti turchi dell’epoca moderna.

“Amo in te l’avventura della nave che va verso il polo amo in te l’audacia dei giocatori delle grandi scoperte amo in te le cose lontane amo in te l’impossibile entro nei tuoi occhi come in un bosco pieno di sole e sudato affamato infuriato ho la passione del cacciatore per mordere nella tua carne”…

Tratto dalla poesia “Amo in te”

Hikmet 'Quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto'

Nel 1951 chiese asilo politico in Polonia e, dopo aver rinunciato alla sua cittadinanza turca, divenne cittadino polacco nel 1959, facendo valere le origini familiari della madre, ma fissò la sua residenza nell’Unione Sovietica. A Mosca…Per saperne di più continua a leggere qui

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