Hermann Hesse diceva che: xOgni uomo prova il bisogno di affezionarsi a qualcuno per dargli prova del proprio amorex. Come dicevano anche i padri della sociologia, lxuomo è unxanimale sociale e come tale sente il bisogno di socializzare con le altre persone.
Per lxautore, lxamore è qualcosa di necessario per la sopravvivenza dellxuomo.  Hesse esprimeva il significato di amore puro, capace di donarsi e di non chiedere. Per lo scrittore, chi ama non deve mendicare lâamore o esigerlo dallâaltro, poiché si tratta di un sentimento che non si pretende, lo si riceve in dono volontariamente.
Lxuomo prova piacere nel dare amore a colui che è capace di accoglierlo. La sfida dellxuomo si traduce nella ricerca della felicità  eterna. In amore non bisogna essere dei mendicanti, chi non vuole donarci amore non è degno del nostro sentimento e per tale motivo è bene non soffermarsi li dove non câè nulla di vero e profondo.
xCiò che conta è tutto dentro di noi. Da fuori nessuno ci può aiutare. Non essere in guerra con se stessi, vivere dâamore e dâaccordo con se stessi: allora tutto diventa possibile. Non solo camminare su una fune, ma anche volarex.
Ma chi era Hermann Hesse?
Hermann Hesse nato a Calw il 2 luglio 1877 e deceduto a Montagnola il 9 agosto 1962 è stato uno scrittore, poeta, aforista, filosofo e pittore tedesco naturalizzato svizzero, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1946.
La sua produzione, in versi e in prosa, è vastissima e conta quindici raccolte di poesie e trentadue tra romanzi e raccolte di racconti.
I suoi romanzi più famosi sono Peter Camenzind (1904), Gertrud (1910), Demian (1919), Siddhartha (1922), Il lupo della steppa (1927), Narciso e Boccadoro (1930) e Il giuoco delle perle di vetro (1943). I suoi lavoriâ¦Per saperne di più continua a leggere qui