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Grasso: ‘Via le tasse universitarie per gli studenti’

xBasta con il pagamento delle tasse universitarie per gli studenti, lxuniversità deve essere gratuitax. Queste le parole del leader di Liberi e Uguali Piero Grasso in merito al pagamento delle tasse  per gli studenti italiani iscritti allxuniversità.

Grasso ha spiegato che, secondo i suoi calcoli, la misura costerebbe 1,6 miliardi di euro e che approvandola si potrebbe «dare a tutti la possibilità di studiare». Il politico dunque non approva questa decisione e presenta la proposta; Peccato che tutto questo abbia alzato però un polverone di polemiche e dissensi. Per molti, infatti, questa sua proposta, che inizialmente potrebbe favorire gli studenti meno abbienti, con il passare del tempo però potrebbe favorire i xricchix a discapito dei xpoverix. Questo il pensiero di molti esperti e del ministro Carlo Calenda, che ribadisce come in realtà gli studenti con meno possibilità siano già esentati o quasi del tutto dal pagamento delle rate annuali.

Non poteva mancare nemmeno il commento del ministro alla pubblica istruzione Valeria Fedeli che invece ha detto che in merito alle tanto dibattute tasse universitarie, sono già state fatte delle significative operazioni, circa due anni fa, con lxintroduzione di una no tax area. xGià dalla finanziaria del 2017 x ha spiegato Fedeli- che per le famiglie economicamente deboli cxè già questa possibilità e non solo, ma abbiamo anche introdotto una norma che stabilizza fino a 30.000 euro di reddito i costi delle tasse universitariex In ultimo il ministro ha detto che in realtà per aiutare gli studenti, si dovrebbero stanziare invece più soldi per le borse di studio, un importante strumento di sostegno e di aiuto allo studio per i futuri dottori.

Insomma, la polemica sullxuniversità non si ferma e qui e anche il deputato del Pd Michele Anzaldi si trova dxaccordo con le parole del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Dunque, seppur per buona volontà o per campagna elettorale, come dicono molti, comunque pare che non sia piaciuta a tutti la proposta del del leader di Liberi e Uguali. Ricordiamo, che attualmente, la politica è in movimento proprio in vista delle prossime e imminenti elezioni e la foga per riuscire a primeggiare è tanta. Certo è che gli italiani e anche gli studenti in questo caso, sono sempre più sfiduciati dalla politica e chiedono davvero certezze per una stabilità, soprattutto economica. Non ultimo, ricordiamo anche le numerose proteste proprio avanzate da studenti universitari e ricercatori italiani, che in questo momento non riescono a trovare lavoro o uno sbocco professionale che li motivi e premi o aiuti a costruire un futuro solido, sia familiare che economico.

Sono proprio i ragazzi quelli che maggiormente risentono di questo difficile periodo economico che il bel paese sta affrontando. E se parliamo di università è vero che qualcosa andrebbe migliorato, come per esempio, aprire gli studenti a vere possibilità di stage lavorativi dopo il conseguimento del titolo o di una borsa di studio per il primo anno fuori dalla sede universitaria. Le proposte sono tante e i politici e i vertici devono solo mettersi a lavoro per trovare davvero le soluzioni che favoriscano molti e non pochi.

Tornando al pagamento delle tasse ricordiamo che Il contributo da a pagare per ogni studente è modulato a seconda delle fasce di reddito ISEEU, Si tratta di un ricalcolo dell’ISEE che tiene conto di alcuni criteri specifici previsti per l’università identificando il nucleo familiare di riferimento dello studente, indipendentemente dalla residenza anagrafica eventualmente diversa da quella del nucleo familiare di provenienza.

Inoltre a partire dall’anno accademico in corso è stata introdotta una novità, secondo cui il governo ha deciso di escludere dal pagamento delle tasse universitarie tutti gli studenti che hanno un ISEEU inferiore a 13.000 euro. Certo, tutte le università hanno un proprio statuto e delle proprie regole quindi tutto va visto e controllato nelle sedi universitarie e nelle segreterie adatte.