Gigi e i debiti. In una lettera: 'Ho creato lavoro per tante persone'

Dopo le polemiche sul cantante Gigi D’Alessio, dopo aver confessato di avere un mucchio di debiti, il cantante decide di scrivere un messaggio indirizzato al Corriere della Sera, nella quale ridimensiona lʼentità delle sue difficoltà economiche.“L’ingiusto sciacallaggio mediatico che sto subendo, è dovuto al fatto di essere stato accompagnato in investimenti sbagliati e a mutui contratti con istituto di credito. Vorrei ricordare che i mutui vengono erogati solo se c’è l’acquisto di un bene, con lo stesso a garanzia del dovuto. Ma non per questo chiunque lo faccia viene crocefisso come accaduto a me”.

E’ questo uno dei primi passaggi della lettera scritta da Gigi D’Alessio, in seguito alle polemiche dalla notizia dei debiti del cantante. D’Alessio sulla sua pagina Facebook ha così voluto ringraziare i sostenitori e correggere il tiro rispetto all’entità delle sue difficoltà economiche.

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#iostocongigiD'Alessio poi ha ringraziato chi lo ha sostenuto negli ultimi giorni, nei quali le voci della sua situazione debitoria si sono sprecate. Sui social network infatti sono centinaia i fan che hanno postato messaggi di solidarietà e appoggio al cantante; dalle fan page ai singoli profili, l'hashtag #iostocongigi è stato tra i più utilizzati sul web dopo la pubblicazione della lettera.

#iostocongigiD’Alessio compare su Facebook dove ha voluto ringraziare chi lo ha sostenuto negli ultimi giorni. Sui social network infatti sono centinaia i fan che hanno postato messaggi di solidarietà e appoggio al cantante; dalle fan page ai singoli profili, l’hashtag #iostocongigi è stato tra i più utilizzati sul web dopo la pubblicazione della lettera. “Ho creato lavoro”A proposito del “buco” finanziario, l’artista ha poi ribadito che questo sarebbe “di gran lunga inferiore a quanto riportato, e sottolineo di essermi assunto l’onere di voler assolvere a tali responsabilità”. “A quelli che mi attaccano deridendomi, vorrei ricordare che il lavoro è creato dall’impresa, ed io pur esponendomi ai rischi che ciò comporta, ho comunque creato lavoro per tante persone nell’indotto delle mie attività”, prosegue la lettera.

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