Fare viaggi mentali. Ecco tutti i benefici che non ti aspetti

Sembra strano ma le persone che sono capaci di fare lunghi viaggi mentali hanno grandi benefici sia per il corpo che per la mente stessa.

Infatti il cervello, com’è dimostrato da molteplici ricerche scientifiche, non riposa mai neanche quando pensiamo di avere la mente totalmente libera da qualsiasi pensiero o preoccupazione. Pensare non vuol dire solo riflettere, ricordare o ragionare in maniera consapevole, ma anche immaginare, fantasticare e farsi trasportare da libere associazioni. A chi non è mai capitato di farsi un cosiddetto “viaggio mentale”? C’è chi si immagina di essere su una bella spiaggia tropicale, chi pensa inconsciamente a tutte le attività da fare durante la giornata, e chi ancora fantastica sull’uomo o la donna dei sogni. In tutte queste attività non si smette mai di pensare, perché equivarrebbe a non avere attività mentale.

Come riporta anche Vocidicittà.it La fantasia e l’immaginazione, quella capacità umana di creare una realtà parallela nella propria testa e di modificarla a piacere fa bene alla nostra mente, ed la capacità di viaggiare molto con l’immaginazione è una caratteristica peculiare sopratutto di determinate persone.

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Fare viaggi mentali. Ecco tutti i benefici che non ti aspetti

Inoltre si ricorda che a metà degli anni ’90, alla Washington University School of Medicine di St. Louis, negli Stati Uniti, è stato scoperto il Default Mode Network, ossia una rete neurale distribuita in diverse regioni corticali e sottocorticali, che viene attivata generalmente durante le attività passive, cioè quando si lascia la mente libera di vagare, o nei momenti di riposo, e viene disattivata all’istante quando compiamo un’azione che richiede un’attenzione focalizzata come guidare o studiare. Questa rete neurale consuma circa 20 volte più energia di quella usata per rispondere ad un semplice stimolo esterno e alcuni ricercatori hanno ipotizzato che possa essere la sede della nostra coscienza. Questo strano ma tuttavia frequentissimo fenomeno è da tempo oggetto di studio di molti scienziati che si occupano di approfondire i meccanismi attraverso cui la nostra coscienza trova espressione ed è stato ribattezzato mind wandering, ovvero mente vagabonda.

Inoltre ricordiamo che la mente funziona davvero in modo strano e la memoria in particolare. Infatti, secondo recenti studi più è stata forte l’emozione che abbiamo provato, più il ricordo si è radicato nella nostra memoria. Se vogliamo richiamare alla mente un determinato ricordo è dunque sufficiente rivivere lo stato d’animo che abbiamo provato.

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