Donald Trump è il nuovo Presidente degli USA

Urne aperte in quasi tutti gli stati, il Vermont ha aperto l’Election Day…

Donald Trump batte Hilary Clinton: E’ il nuovo Presidente degli USA. Trump vince in Florida e Ohio. I mercati non sembrano apprezzare. Donald Trump sempre più vicino alla Casa Bianca (Ormai i numeri parlano chiaro: A Hilary non basterebbe un miracolo). Dopo aver vinto nello Stato chiave della Florida, il candidato repubblicano ha continuato inarrestabile a guadagnare terreno verso i 270 grandi elettori necessari per diventare presidente degli Stati Uniti. Trump è arrivato a quota 255, mentre Hillary Clinton è ferma a 209.

“La strada ora è tutta in discesa”, “questa volta ce la facciamo”, gridano alcuni di loro.

Con l’avanzata di Trump, crollano le borse: a Wall Street, i future sullo S&P 500 sono arrivati a perdere il 4%, il Dow Jones perde 625 punti, oltre il 3%. Anche le chance di un aumento dei tassi di interesse da parte della Fed scendono sotto il 50% dal 78% di prima dell’inizio dello spoglio dei voti.

Fin dai primi seggi scrutinati si è prefigurato un vero e proprio testa a testa tra i due candidati alla carica di Presidente degli Stati Uniti “meno popolari di tutti i tempi”.

trump-3Resa dei conti finale di una battaglia senza esclusione di colpi tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti: Donald Trump per i Repubblicani e Hillary Clinton per i Democratici. Moltissimi sono stati i colpi bassi durante questi mesi allo scopo di sminuire il proprio avversario (spesso anche con argomenti non nel merito, ma ad personam).

La candidata democratica aveva realizzato un sito web in cui le differenze tra i due sfidanti venivano esasperate, per sottolineare quanto l’impegno politico di Clinton fosse a favore dei più deboli sia stato da sempre distante dalle azioni di Trump. Ma a quanto pare non è stato sufficiente a convincere gli elettori americani. president

Sono indubbiamente lo specchio del decadimento dei tempi moderni, questi due candidati alla presidenza. Non è certo un giudizio di merito, ma relativo al puro accanimento della campagna ‘ad personam’ che va a criticare il proprio avversario non nel merito, bensì sul piano morale, facendo leva su argomenti faziosi e prese di posizione, dichiarazioni e atteggiamenti, tanto irrazionali, quanto poco consoni al ruolo istituzionale che l’uno o l’altro si apprestano a ricoprire. L’ombra delle potentissime Lobby statunitensi aleggia prepotentemente su entrami, costringendoli a ‘mendicare’ l’endorsement dei più disparati attori, cantanti o personaggi sportivi, per non parlare della prepotente ingerenza dell’ex presidente Obama teso ad indirizzare il giudizio del popolo afroamericano in favore della candidata repubblicana. Costringendo moltissimi opinionisti di rilievo a dichiarare che queste elezioni passeranno alla storia come ‘ la scelta del mane minore’.

error: Questo contenuto è coperto da diritto d\'autore