L'amore secondo De André, il cantante che insegnò ad amare

“La solitudine non consiste nello stare soli, ma nel non sapersi tenere compagnia”. Con queste parole si esprimeva il cantante Fabrizio De André difronte al suo pubblico.

In particolare, parlando del concetto di solitudine disse: “La solitudine (il silenzio, suo stretto parente, bisogna imparare ad ascoltarlo. Il silenzio non esiste) non esiste; nel senso che la solitudine non consiste nello stare soli, ma piuttosto nel non sapersi tenere compagnia. Chi non sa tenersi compagnia difficilmente la sa tenere ad altri. Ecco perché si può essere soli in mezzo a mille persone, ecco anche perché ci si può trovare in compagnia di se stessi ed essere felici (per esempio ascoltando il silenzio, stretto parente della solitudine). Ma il silenzio vero non esiste, come non esiste la vera solitudine. Basta abbandonarsi alle voci dell’Universo”.

“Io sono uno che sceglie la solitudine. E che come artista si fa carico di interpretare il disagio rendendolo qualcosa di utile e di bello. È il mio mestiere”…

Questo concetto può allargarsi a tutte le relazioni, soprattutto quelle amorose. Il cantante genovese ha fatto tanto nel corso della sua vita ma soprattutto ha insegnato le persone ad amare e a riflettere sui sentimenti e sulla donna, sempre presente nelle sue note.

L'amore secondo De André, il cantante che insegnò ad amare

Di seguito leggiamo alcuni versi racchiusi nei testi delle sue canzoni:

“E c’era il sole e avevi gli occhi belli lui ti baciò le labbra ed i capelli c’era la luna e avevi gli occhi stanchi lui pose la mano sui tuoi fianchi furono baci furono sorrisi poi furono soltanto i fiordalisi che videro con gli occhi delle stelle fremere al vento e ai baci la tua pelle”… (La canzone di Marinella)

Ricordiamo che Fabrizio Cristiano De André nacque a Genova il 18 febbraio 1940 e morì a Milano l’11 gennaio del 1999. E’ stato considerato da gran parte della critica uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi, è conosciuto anche con l’appellativo di Faber che gli dette l’amico Paolo Villaggio.

In quasi quarant’anni di attività artistica, De André ha inciso quattordici album in studio, più alcune canzoni pubblicate solo come singoli e poi riedite in antologie. Molti testi delle sue canzoni raccontano storie di emarginati, ribelli e prostitute, e sono considerate da alcuni critici come vere e proprie poesie..Continua a leggere qui

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