Dalai Lama

Dalai Lama invita da sempre l’occidente ad amare ed imparare ‘L’arte della felicità’, un metodo importante soprattutto per eliminare gli stati di ansia, presenti oggi soprattutto tra i giovani.

Ma come si raggiunge la felicità? Come mai gli uomini, nonostante tutto il benessere, non riescono mai a raggiungere questo stato emozionale o per lo meno mai del tutto.

La felicità è un concetto singolare, intangibile e perseguibile da ogni essere umano, che sin dalla sua nascita aspira ad avere. La felicità, tuttavia, si ritrova nelle piccole cose, spesso invisibili agli occhi delle persone.

“Conoscere se stessi, controllare le emozioni distruttive, sconfiggere l’egoismo per aprirsi agli altri attraverso l’esercizio quotidiano alla compassione: ecco riassunti i precetti che il buddhismo indica come gli ingredienti fondamentali per un’esistenza più felice. Ma questa è davvero una via percorribile per noi occidentali, costantemente indirizzati a modelli di vita tutti incentrati sulla competizione e il successo? Come possiamo conciliare il percorso suggerito dalla saggezza orientale per raggiungere la serenità interiore con le sfide che la società ogni giorno ci propone? Dopo “L’arte della felicità”, il Dalai Lama prosegue nel suo insegnamento, affrontando questi temi in un ambito cruciale: il mondo del lavoro”…

Dalai Lama

I “Dalai Lama” sono stati, a partire dal XVII secolo, e fino al 1959, anche la più alta autorità teocratica del Tibet. I”Dalai Lama” sono considerati, nel contesto del buddhismo tibetano, la manifestazione terrena del bodhisattva cosmico.

Quando un Dalai Lama muore, altri due trülku, il Panchen Lama e il Reting Rinpoce, unitamente ad altri insigni , avviano le indagini al fine di scoprire la nuova manifestazione del Dalai Lama appena defunto…Per saperne di più continua a leggere qui

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