Cyber-bullismo emergenza sociale, colpisce 1 ragazzo su 5
Eâ emergenza cyber-bullismo. Ne soffre 1 adolescente su 5 e la violenza subita può indurre a depressione, ansia, suicidio e ad un più facile abuso di alcol e droghe.
Ma lâepidemia di prepotenze âvirtualiâ si può frenare grazie a momenti conviviali in famiglia, come per esempio cenando con i figli.
Eâ in questo modo che si può creare un maggiore dialogo fra genitori e ragazzi che devono conoscere i rischi nel pubblicare i propri dati sensibili come foto e informazioni private. Lo sostengono i ricercatori canadesi della McGill University di Montreal che hanno condotto una indagine su oltre 18.000 studenti dai 12 ai 18 anni di età di 49 licei diversi.
Lo studio è pubblicato su Jama Pediatrics che al ruolo delle famiglie nel prevenire e tamponare gli effetti del bullismo dedica anche lâeditoriale.
Gli autori hanno misurato i principali parametri psicologici, come ansia, depressione, tendenza al suicidio, vandalismo e aggressività , oltre che lâabuso di alcol e droghe, scoprendo che le vittime dei bulli âvirtualiâ dimostravano tutti i livelli di disagio e che le cene in famiglia riducevano i problemi. âCon quattro o più cene per settimana le differenze dei livelli di disagio fra chi aveva subito attacchi e chi no si riducevano di 4 volte, mentre in assenza di pasti in famiglia le differenze aumentavano di 7 volte fra le vittime rispetto agli altriâ â spiega Frank Elgar, autore dello studio.
Anche in Italia â commenta Pietro Ferrara, pediatra delegato sul maltrattamento e abusi allâinfanzia per la Società italiana di pediatria (Sip) â il bullismo è unâemergenza sociale. Colpisce 1 ragazzo su 5 e quello attraverso internet rappresenta il 30% del totale. Eâ stato dimostrato che fra le prime cause di suicidio fra adolescenti ci sono atti di bullismoâ. âGli adulti â precisa â devono cercare un dialogo con i figli, non lasciarli soli avanti ai computer, notare i primi segnali di difficoltà , come cambiamenti repentini di umore o aggressività improvvisaâ.
E conclude: âI pasti consumati insieme, con tv e cellulare spenti, sono unâottima occasione di dialogo. Il bullo colpisce i ragazzi più ansiosi e sensibili perché giudicati âdiversiâ. I giovani devono conoscere i rischi che corrono pubblicando foto e dati sensibili nel web. Anche su questo ultimo aspetto le famiglie devono discutere a fondo, internet non è affatto un giocoâ
Ansa