Come ci roviniamo la vita senza rendercene conto

Tante volte soffriamo, ci disperiamo e ci lamentiamo della nostra vita e delle cose spiacevoli che avvengono ma il più delle volte non sappiamo che noi stessi tendiamo a rovinarcela senza rendercene conto.

Per prima cosa, secondo gli esperti, bisogna imparare a star bene con noi stessi e ad amare le piccole cose di ogni giorno e non guardare sempre a coloro che hanno di più o che mostrano di più. La vera felicità non è possedere molte cose o arrivare prima, ma saper gioire delle proprie cose, dei propri sforzi.

Noi tendiamo a creare disagi e anche liti con chi ci sta intorno quando proviamo un malessere interno, in realtà non abbiamo risentimento per quella persona ma riversiamo le nostre frustrazioni su di essa per sentirci meglio e per darci un tono. Il più delle volte è così. Spesso tendiamo a non gioire mai delle cose che abbiamo e dei risultati raggiunti perchè ci sembra sempre tutto molto poco e molto inutile rispetto a quello che fanno o che ottengono le altre persone.

La vera tristezza parte dentro di noi, noi siamo artefici del nostro destino e decidiamo di essere infelici e insoddisfatti perchè non sappiamo cogliere il lato bello della vita. La teoria del positivismo è importante per capire come affrontare i giorni. La vita ci insegna molto, anche a saper gestire la crisi con ottimismo e fiducia. Molto spesso questa fiducia viene a mancare anche a causa di una scarsa stima interiore.

Avere una alta o bassa autostima si riflette su tre importanti aspetti della vita:

1. il proprio modo di presentarsi agli altri:

Presentarsi agli altri al meglio è importante e una persona con una scarsa autostima si vede subito. In questo modo non facciamo altro che allontanare le persone positive.

2.il passare dal pensiero all’azione per poter realizzare i propri obiettivi:

Passare all’azione è una tappa importante per prendere decisioni e avere la forza di cambiare il proprio futuro. Solo così, con coraggio e un pizzico di pazzia, realizzeremo i nostri  veri obiettivi

3. Il modo di reagire a successi e insuccessi:  

Anche un insuccesso andrebbe preso con filosofia e non con estrema pesantezza. Pensare di avere miseramente fallito e di non valere nulla non è la strada giusta per far meglio la prossima volta. Piangersi addosso non serve a nulla ne a noi, ne agli altri.

Come ci roviniamo la vita senza rendercene conto

Ma è possibile delineare strategie per mantenere o incrementare la stima di sé in questi tre ambiti e favorire un maggior benessere a livello personale e sociale? Campbell e Feher hanno capito, nei loro studi, che le persone con un’elevata stima di sé si presentano agli altri utilizzando in prevalenza aggettivi positivi, mentre quelle con una bassa stima di sé utilizzano in prevalenza aggettivi negativi suscitando in tal modo nei propri interlocutori immagini poco favorevoli. Quindi il consiglio potrebbe essere quello di aprirsi alla positività e abbandonare l’aria negativa e cupa.

Molte volte sappiamo già la risposta ai nostri problemi ma ci ostiniamo a perseverare per una cosa che non avrà futuro. Insomma, se qualcuno ci fa soffrire allora è meglio capirlo subito e chiuderla che continuare a farci male all’infinito. Ci ostiniamo il più delle volte a seguire strade che non ci soddisfano e che  non ci aggradano, dovremmo avere invece il coraggio di cambiare e di dire no, di andare verso l’ignoto per trovare la felicità.

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