Chiunque abbia sostenuto un colloquio di lavoro volto ad una possibile selezione si è senza dubbio sentito rivolgere questa tipica domanda: âMi parli di leiâ. Ecco come rispondere.
Sfruttando le diverse tipologie di colloquio esistenti, i selezionatori del personale spesso iniziano un colloquio di lavoro con una tipica âdomanda apertaâ: Mi parli di lei. Un modo per rompere il ghiaccio e mettere il candidato a proprio agio, ma anche una tecnica efficace del selezionatore, per scoprire la personalità di chi ha di fronte e se davvero rappresenta la persona giusta per quel posto di lavoro. Ma come rispondere a quella che è una delle dieci domande più frequenti di un colloquio di lavoro?
Condividere troppe informazioni (così come troppo poche) non è una buona idea. I selezionatori non vogliono conoscere tutto ma è anche vero che, rivelando troppo poco di sé, potrebbero cominciare a domandarsi come mai la persona in questione sia così âchiusaâ.
Sebbene la tentazione di elencare lâintera lista delle proprie qualità âperfetteâ per il lavoro che si ha sottomano sia forte, un approccio più umile (o come si dice in gergo da profilo più basso) aiuterà a sviluppare un rapporto più personale con il selezionatore. Meglio cominciare condividendo quegli interessi personali non strettamente collegati al lavoro. Alcuni esempi? Parlare di un hobby come lâuncinetto, lâ astronomia, gli scacchi, il canto, il golf, lo sci, il tennis o lâantiquariato.