I prezzi delle tariffe pubbliche in Italia sono in costate aumento.
Il ritmo di crescita delle tariffe infatti cresce più rapidamente soltanto in Spagna. Tra il 2010 e il 2014 gli aumenti registrati da noi sono stati ben del 19,1%, contro il 23,7% della penisola iberica.
La media dei Paesi dellâUe è dell 11,8%. Le rilevazioni sono state effettuate dalla Cgia di Mestre, che ha segnalato in particolare la disparità con la crescita dellâinflazione, appena allo 0,3%: con il passaggio dalla Tares alla Tari, ad esempio, abbiamo pagato il 12,2% in più.
Il Codacons ha tradotto in cifre gli aumenti, denunciando âuna stangata da 324 a famiglia quella che gli italiani si lasciano alle spalle nel 2014 a causa dellâaumento delle tariffe nazionali e locali. In testa alla classifica dei rincari â spiega il Codacons â troviamo i rifiuti, le cui tariffe su tutto il territorio hanno subito aumenti medi del +15% rispetto allo scorso anno, comportando un maggior esborso di circa 44 euro a nucleo familiare. Pesante anche lâincremento dellâacqua (+6%) e dei servizi sanitari (5,2%). I trasporti (urbani e ferroviari) segnano invece un incremento medio del 2,9% rispetto al 2013â³.
Le stime di Adusbef e Federconsumatori per il nuovo anno prevedono una nuova serie di rincari, tra prezzi e tariffe, da ben 677 euro, addirittura mitigati dalla discesa, pur preoccupante, del prezzo del petrolio. Per gli alimentari, ad esempio, si spenderà fino a 125 euro in più, 12 per lâRc Auto, 37 per le autostrade (+2%) e 22 per lâacqua pubblica (+4%). Stessa tendenza crescente anche per le tariffe professionali e quelle postali.