La zona di comfort è l’aspetto più bello e più brutto, allo stesso stesso, della nostra esistenza. È il salotto dove ci rifugiamo la sera, dopo una lunga giornata di lavoro. È il caffè caldo al mattino. È la coperta di lino che stringiamo attorno a noi nelle serate d’estate, quando si alza un lieve venticello che infastidisce la pelle. Ma è anche la poltrona che non ci permette di stare in forma, il piatto troppo grasso che ci fa male, il paio di scarpe troppo stretto che sfoggiamo pur di apparire belle ad ogni costo, facendoci del male. 

Tutti noi vorremmo vivere appieno la nostra vita, magari vivendo ogni giorno un’avventura nuova ed entusiasmante, che ci porta lontano dal grigio della nostra quotidianità. Che poi, forse forse, così grigia non è, abbiamo la nostra zona di comfort che è ben arredata: il non uscire dopo una certa ora, la paura di fare un passo falso, il timore di lasciare qualcosa di sicuro e comodo per l’ignoto. Un ignoto che non è comfort e spaventa. 

Insomma, è come se una forza ci tenesse lontano dal soddisfare i nostri bisogni per mantenerci al sicuro. Dico bene? Certo, è privo delle opportunità che possono renderti felice, però che importa, se alla fine devi uscire dalla tua copertina di comfort e grazia?

Ti svelo un piccolo segreto: il modo in cui ti aggiri nel mondo, la tua tendenza propria ad agire o meno nei confronti della vita, non dipende solo da te ma si tratta di caratteristiche apprese con le esperienze pregresse, quelle fatte durante la nostra infanzia. 

Perchè ci tratteniamo nella nostra zona di comfort?

I motivi che ci frenano, che non ci fanno uscire dalla nostra comfort zone possono essere svariati. Io, oggi, voglio parlarti di 3 di loro. Vediamoli insieme. 

Ignoriamo i nostri bisogni

Ormai siamo abituati tutti a guardare gli altri e i loro bosogni, ma i nostri non ci viene proprio in mente di guardarli e di tenerli in considerazione: abbiamo finito per rinnegare parti di noi stessi, abbiamo imparato a sopprimere emozioni e bisogni, abbiamo finito per creare un groviglio enorme di non vissuti. 

I bisogni degli altri contano più dei nostri

I bisogni di approvazione e appartenenza sono innati nella specie umana e come tali vanno rispettati ma quando ti trattengono dall’esprimere chi sei veramente, possono diventare molto disfunzionali e vanno corretti: tu vali quanto qualunque altra persona nella tua vita e come tale devi rispettarti e rispettare i tuoi bisogni.

Non siamo abbastanza

Come mai preferisci la zona di comfort all’esplorare posti ed esperienze nuove? Te lo sei mai chiesto?

Questo accade perchè pensi di non farcela e allora tenti di controllare tutto per paura di non farcela, perché l’idea che tu non sei abbastanza, che non puoi meritare il meglio, è così radicata in te da sabotarti tutto sul nascere.

È giunto il momento di scegliere te stesso in primis e di sperimentare nuovi modi di essere, di vivere, con nuovi e inediti apprendimenti. Puoi imparare che non vale mai la pena barattare una parte di te per ricevere in cambio accettazione e stima. Puoi imparare che sei abbastanza, che puoi agire nonostante le tue insicurezze!

Te lo meriti. 

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