Cassazione: offendere persone su una chat di gruppo è diffamazione.
Attenzione a come parlate, anzi scrivete sulle chat di gruppo, soprattutto su quelle della app di WhatsApp perché secondo la Cassazione, è considerato un vero e proprio reato di diffamazione.
Dopo la decisione di un’ultima sentenza espressa dalla Suprema Corte di Cassazione, gli insulti via WhatsApp sono lesioni della reputazione, quindi perseguibili penalmente.
Nello specifico, per i giudici, le provocazioni e gli insulti, se lette anche da altri, sarebbero delle lesioni della reputazione che si collocano “in una dimensione ben più ampia di quella tra offensore e offeso”.