Cassazione: nessuna riduzione dei punti sulla patente se la multa arriva in ritardo.

Ci sono novità per i guidatori dopo una sentenza della Corte di Cassazione che ha lasciato tutti senza parole.

Secondo un giudice nessuna decurtazione dei punti sulla patente se il proprietario del veicolo multato per violazione del Codice della strada comunica di non sapere chi si trovava alla guida al momento dell’infrazione.

La suprema corte di Cassazione lo ha sentenziato nell’ordinanza 9555. L’ordinanza, depositata dalla Seconda sezione civile, ha così riconosciuto il fatto che il proprietario dell’auto possa non ricordare.

Tra le ragioni che hanno portato la Corte di Cassazione a questa decisione, sia il periodo di tempo trascorso tra il momento dell’infrazione e quello della notifica della multa con la richiesta del nominativo, e il fatto che il proprietario dell’auto venisse a conoscenza in temi rapidi della multa ricevuta.

Secondo la Cassazione, una multa notificata dopo tre mesi, ossia entro i canonici novanta giorni previsti per il compimento delle notifiche dalla riforma del 2008, può meritare come risposta il fatto che una persona possa non ricordarsi chi era in quel momento alla guida della macchina e quindi avere la possibilità di non perdere nessun punto sulla propria patente di guida.

Con questa decisione i giudici hanno respinto il ricorso del Comune di Bari contro una donna proprietaria di una macchina sorpresa in infrazione il sei marzo 2007, con verbale notificato alla donna tre mesi dopo, il 28 giugno.

La donna però aveva anche subito detto ai Vigili del Fuoco di non ricordare in nessun modo chi si trovasse alla guida in quel preciso momento dato che il veicolo era utilizzato sia dal marito che dalle figlie.

Insomma, in una famiglia dove c’è una sola automobile è facile dimenticare chi l’aveva presa, quando e perché. Questo è stato un bene per la donna che ha vinto la causa dimostrando che la sua tesi era fondata.