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Camusso: ‘no ai negozi aperti durante il 25 aprile e il primo maggio’

Sono tante le polemiche sulla decisione dei negozi aperti 7 giorni su sette anche durante i giorni festivi ma ora a farsi sentire sulla questione è anche il segretario generale della Cgil Susanna Camusso che dice no ai negozi aperti anche nel giorno del 25 aprile e del 1 maggio, la festa dei lavoratori appunto.

Per la Camusso ci vorrebbero regole più rigide che garantissero la tutela dei lavoratori che troppo spesso sono costretti a lavorare e stare lontani dalle loro famiglie anche durante i giorni di festa. La Camusso ha sollevato la questione, in occasione dellxassemblea generale della Camera del Lavoro di Milano. Durante la seduta ha rimarcato il suo concetto e ha poi aggiunto xNon si capisce perché non si possa riconoscere, a tutti coloro che non sono in servizi essenziali, di poter partecipare a manifestazioni e di trascorrere del tempo liberox. Proprio la Cgil lancia lxallarme e ricorda che nei giorni di festa che verranno, compreso il primo maggio saranno quasi 5 milioni gli italiani che lo passeranno al lavoro, cioè secondo i dati circa un occupato su 5.

Il settore con una presenza maggiore di occupati nei giorni di festa è quello alberghiero/ristorazione: i 688.300 lavoratori coinvolti incidono sul totale degli occupati dipendenti dello stesso settore per il 68,3%. Seguono il commercio (579.000 per il 29,6%), la Pubblica amministrazione (329.100 per 25,9%), la sanità (686.300 per 23%) e i trasporti 215.600 per il 22,7%.

Insomma, dati davvero preoccupanti, sia per le famiglie italiane che per i negozi, che spesso non fatturano come dovrebbero durante i giorni da bollino rosso. Bisognerebbe infatti evitare di andare a farse spesa in giorni così per far capire alle istituzioni e alle grandi aziende il peso della famiglia e dei giorni festivi, ormai sviliti della loro importanza. I posti in Italia dove si lavora di più durante le feste sono la Valle dxAosta con 9,5% occupati domenicali sul totale dipendenti presenti in regione, la Sardegna con il 24,5%, la Puglia con 24%, Sicilia 23,7% e Molise 23,6%.

xNegli ultimi 10 anni x ricorda anche Paolo Zabeo della Cgia x gli occupati nei giorni festivi sono aumentati specie tra i dipendenti e in misura più contenuta anche tra gli autonomi. Nel settore del commercio, grazie alla liberalizzazione degli orari introdotta dal Governo Monti, una risposta alla crisi è stata quella di accrescere i giorni di apertura dei negozix.

xCon i grandi centri commerciali e gli outlet che durante tutto lxanno faticano ormai a chiudere solo il giorno di Natale e quello di Pasqua, anche le piccolissime attività, nella stragrande maggioranza dei casi a conduzione familiare x conclude in ultimo x sono state costrette a tenere aperto anche nei giorni festivi per non perdere una parte di clientelax.