Istat. Italia: Paese per vecchi, meno matrimoni e meno nascite

Ancora un nuovo e preoccupante dato per l’Italia sul livello delle nascite. Ancora e sempre più in calo. Si parla di un vero e proprio baby flop che va fronteggiato al più presto.

Secondo gli ultimi dati dell’Istat, il trend negativo si registra in tutte le Regioni italiane, ma dove è maggiormente accentuato è stranamente al Centro. Per il terzo anno consecutivo, nel 2017 i nati sono stati meno di mezzo milione, si tratta di una situazione critica che verà sempre più il bel paese trasformarsi in uno spazio per persone anziane.

Infatti, l’andamento demografico ha registrato un saldo (nati meno morti) negativo per quasi 200mila unità. Il dato naturale risulta positivo per i cittadini stranieri (quasi 61mila unità), mentre per i residenti italiani il deficit è molto ampio e pari a 251.537 unità. Al 31 dicembre 2017 l’Italia contava 60.483.973 persone, di cui più di 5 milioni di stranieri, pari all’8,5% dei residenti a livello nazionale.

l movimento naturale della popolazione ha registrato un saldo (nati meno morti) negativo per quasi 200 mila unità. Il saldo naturale è positivo per i cittadini stranieri (quasi 61 mila unità), mentre per i residenti italiani il deficit è molto ampio e pari a 251.537 unità. Continua il calo delle nascite in atto dal 2008. Per il terzo anno consecutivo i nati sono meno di mezzo milione (458.151, -15 mila sul 2016), di cui 68 mila stranieri (14,8% del totale), anch’essi in diminuzione. I decessi sono stati quasi 650 mila, circa 34 mila in più rispetto al 2016, proseguendo il generale trend di crescita rilevato negli anni precedenti dovuto all’invecchiamento della popolazione.

Istat. Italia: Paese per vecchi, meno matrimoni e meno nascite

Insomma, meno nascite e più anziani, in questo modo anche il mondo del sociale dovrà adeguarsi. Infatti, anche l’aspettativa di vita è salita e questo non farà altro che comportare un aumento di quelli che sono i servizi per le persone anziane. Il problema restano però le nascite, sempre minori, sempre in calo. In questo modo non ci sarà un cambio generazionale e se i migranti al momento sono gli unici a far salire lievemente il tasso delle nascite questo non facilita di certo le cose. In Italia risiedono persone di circa 200 nazionalità: nella metà dei casi si tratta di cittadini europei (oltre 2,6 milioni). La cittadinanza più rappresentata è quella rumena (23,1%) seguita da quella albanese (8,6%).

Fonte Istat

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