Buoni pasto. In arrivo nuove regole, validi anche al mercato

Ci sono interessanti novità per quanto riguarda i buoni pasto. Da oggi infatti saranno validi anche nei mercati e negli agriturismi. Ma come si utilizzano e chi può averli?

Da oggi sono pienamente in vigore le nuove regole sull’utilizzo dei buoni pasto, o ticket restaurant, l’alternativa delle aziende al servizio mensa. Si torna in pratica all’antico, infatti il decreto del Ministero dello Sviluppo reintroduce la cumulabilità dei buoni, fino a un numero di 8. Aumentano i luoghi dove si può pagare con i ticket, resta l’incredibilità del titolo. Ricordiamo che i buoni sono utilizzabili esclusivamente per l’intero valore facciale, ossia il valore dell’importo specificato sul ticket, e «solo dal titolare», recita il decreto pubblicato il 10 agosto scorso in Gazzetta Ufficiale. Se il decreto dice che per questi valgono le stesse regole, in realtà su questi pesa il costo dei Pos di cui i commercianti dovrebbero dotarsi per l’utilizzo. Ancora non c’è un Pos unico e per accettare tutte le card bisognerebbe disporre dai quattro ai sei lettori.

L’articolo 4 invece chiarisce che i ticket, “sono utilizzati esclusivamente dai prestatori di lavoro subordinato, a tempo pieno o parziale, anche qualora l’orario di lavoro non prevede una pausa per il pasto, nonché dai soggetti che hanno instaurato con il cliente un rapporto di collaborazione anche non subordinato”.

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Mariacristina Bertolini, direttrice generale della Day, parte della multinazionale Up, che in Italia mette i ticket in tasca a mezzo milione di utilizzatori e fattura mezzo miliardo di euro afferma che: “Il decreto è un passo avanti verso la regolarizzazione e la trasparenza del settore, il cumulo va incontro alle esigenze dei cittadini, che con un valore medio di 5 euro o meno dei buoni passo evidentemente non riescono a mangiare! E’ vero che il decreto riguarda alcune consuetudini di fatto, ma le precisa e regolamenta. E’ scritto in ottica propositiva”.

Invece l’Unione nazionale consumatori commenta che “in questo modo si mette fine anche alla cresta che alcuni esercenti facevano, trattenendo una percentuale, di solito il 10%”, è insoddisfatto, invece il Codacons.

Buoni pasto. In arrivo nuove regole, validi anche al mercato

“Per ora, in base alle poche gare che si sono tenute nel periodo estivo, posso dire che i ribassi che ho visto circolare sono ben inferiori alla media cui eravamo abituati” e che poteva sfiorare il 20%, spiega ancora Bertolini, secondo la quale “le critiche dei piccoli ristoratori che vedono il nuovo testo come un favore alla Gdo sono premature. Non credo che questi provvedimenti possano stravolgere le abitudini dei consumatori” che già ora spendono più della metà dei buoni nella Gdo”.

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