Bauman e i sentimenti: 'Possiamo comprare tutto ma non l’amore'

Bauman e i sentimenti: ‘Possiamo comprare tutto ma non l’amore’.

Con queste parole il poeta, scrittore Zygmunt Bauman ha voluto dare un suo contributo al mondo delle relazioni educando le generazioni ad essere più coscienti sulla tematica dell’amore.

Bauman diceva anche che ‘l’amore è un prestito ipotecario fatto su un futuro incerto e imperscrutabile’, appunto un futuro instabile, un futuro pieno di preoccupazioni e per nulla stabile su ciò che riguarda le relazioni umane.

L’amore viene trattato molto dall’autore, soprattutto in uno dei suoi libri sulle relazioni umane.

Una cosa però è certa. il vero amore, il vero voler bene viene da dentro, non lo si può imporre o comprare con i beni materiali o con altri mezzi.

L’amore vero, per poter esistere ha bisogno di essere puro e vero, deve partire direttamente dal cuore, dallo stomaco, li dove si nascondo le emozioni, quelle forti, quelle che escono fuori, senza che la nostra volontà possa fare qualcosa per impedirlo. L’amore non è razionale e la razionalità non andrà mai daccordo con l’amore e con i sentimenti.

L’amore richiede energia”. Bauman ricorda che oggi, è difficile anche ascoltare chi amiamo.

“Dedicare il nostro tempo ad aiutare l’altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo:

comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l’amore”.

Bauman in una recente intervista prima di morire disse al pubblico: “L’amore non è un oggetto preconfezionato e pronto per l’uso. È affidato alle nostre cure, ha bisogno di un impegno costante, di essere rigenerato, ricreato e resuscitato ogni giorno”.

Nel saggio “Amore liquido” si riassume tutto il suo pensiero teorico riguardo le relazioni umane:

“la relazione umana e la sua sorte in un’età in cui gli uomini e donne disperati perché abbandonati a se stessi, che si sentono degli oggetti a perdere, che anelano la sicurezza dell’aggregazione e una mano su cui poter contare nel momento del bisogno, e quindi ansiosi di instaurare relazioni sono al contempo timorosi di restare impigliati in relazioni “stabili”,

per non dire definitive, poiché paventano che tale relazione possa comportare oneri e tensioni che non vogliono né pensano di poter sopportare e che dunque possa fortemente limitare la loro tanto agognata libertà e appunto di instaurare nuove relazioni,

provano il fatto che oggi l’uomo è alla ricerca di una relazione ma al tempo stesso la teme, teme la sua durata e la sua bolla, da cui non poter più uscire e trovare la salvezza”.

Bauman e i sentimenti: 'Possiamo comprare tutto ma non l’amore'

Zygmunt Bauman, negli anni della sua carriera accademica, ha focalizzato da sempre le sue ricerche sui temi della stratificazione sociale e del movimento dei lavoratori, prima di occuparsi di ambiti più generali come la natura della modernità, amore ecc.

Nelle ultime pubblicazioni dell’autore di origini ebraiche, ricordiamo che si sono concentrate sul passaggio dalla modernità alla post-modernità, e le questioni etiche relative. Importante per l’autore anche il concetto di omogenizzazione, sia in campo societario che in ambito relazionale.

Zygmunt Bauman, nato a Poznań il 19 novembre 1925 e morto successivamente a Leeds il 9 gennaio del 2017, è stato per tutta la sua vita un sociologo, filosofo e accademico polacco, le sue origini sono ebraiche.

Nel 1925, Bauman fuggì nella zona di occupazione sovietica dopo che la Polonia fu invasa dalle truppe tedesche nel 1939 all’inizio della seconda guerra mondiale.

Successivamente, divenuto comunista, si arruolò in una unità militare sovietica. Dopo la guerra, incominciò a studiare sociologia all’Università di Varsavia, dove insegnavano Stanisław Ossowski e Julian Hochfeld…Continua a leggere qui

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