Austen 'Non so cosa significhi amare a metà. I miei affetti sono sempre eccessivi'

“Non so cosa significhi amare la gente a metà, non è nella mia natura. I miei affetti sono sempre eccessivi”. Con queste brevi righe, presenti nel libro “L’abbazia di Northanger” della scrittrice Jane Austen possiamo ritrovare tutto il significato del voler bene e dell’amare senza misura.

Amare a metà non è amare veramente e questo Austen lo pensava fortemente e lo scriveva all’interno dei suoi testi, pieni di sentimento e di amore, amore puro per la vita, per la scrittura e per l’altro. La misura nei sentimenti non esiste, non si calcola il bene e l’affetto, quando vuoi bene lo vuoi a prescindere da tutto e non c’è una maniera per calcolare o definire la misura di un sentimento.

Nel testo preso in esame troviamo frasi davvero di effetto, come questa: “L’amicizia è certamente il balsamo più soave per le ferite di un amore deluso”. Che dire, una vera autrice di spessore che sapeva far emergere le verità della vita attraverso poche righe, pochi, piccoli raccolti pensieri capaci di far riflettere anche le menti più rigide e chiuse.

– Le donne si immaginano che l’ammirazione significhi più di quello che è. – E gli uomini si danno un gran da fare perché esse se lo immaginino”.

La scrittrice Jane Austen nacque a Steventon il 16 dicembre 1775. Ultima figlia di George Austen, viene considerata una figura di spicco della narrativa neoclassica, e una delle autrici più famose e conosciute del panorama letterario del Regno Unito e mondiale.

Austen 'Non so cosa significhi amare a metà. I miei affetti sono sempre eccessivi'

“Vanità e orgoglio sono due concetti ben diversi. Si può essere orgogliosi senza essere vanitosi. La superbia ha a che vedere principalmente con l’opinione che abbiamo di noi stessi, la vanità con ciò che vorremmo che gli altri pensassero di noi”.

Tra il 1795 e il 1799 Jane Austen iniziò la stesura di quelli che diventeranno i suoi lavori più celebri: Prime impressioni, prima bozza di Orgoglio e pregiudizio, ed Elinor e Marianne che divenne Ragione e sentimento. Nel 1795 lavorò anche a un racconto epistolare, Lady Susan, e scrisse, appunto, il suo primo romanzo Elinor e Marianne…Continua a leggere qui

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