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Arriva il reddito di inclusione 2018. Vediamo chi ne ha diritto

Finalmente buone notizie per alcune perchè è arrivato il si per lxavvio al reddito di inclusione per il 2018. Ma chi ne ha diritto?

Il Consiglio dei ministri ha dato finalmente il via libera definitivo al Reddito di inclusione sociale, il Rei in sigla, la nuova misura strutturale di sostegno introdotta su scala nazionale per provare a contrastare la povertà e l’esclusione sociale. si tratta di un assegno mensile che può arrivare sino a 485 euro e può essere erogato sino a 18 mesi.

Il Rei spetta alle famiglie:

il cui indice Isee, cioè l’indicatore della situazione economica della famiglia (si tratta, in parole semplici, di un indice che “misura la ricchezza” della famiglia), non supera 6mila euro; può essere utilizzato anche l’Isee corrente; il cui indicatore Isre non supera i 3mila euro; con figli minori o inabili, donne in gravidanza o disoccupati over 55 (nel caso in cui vi sia un componente disabile, perché il Rei spetti è necessaria la presenza di un genitore o di un tutore); con un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro; con un patrimonio mobiliare massimo tra i 6mila e i 10mila euro a seconda del numero dei componenti del nucleo; senza imbarcazioni da diporto o navi; senza, auto o moto immatricolate nei 24 mesi precedenti la richiesta del sussidio, salvo i veicoli destinati ai disabili.

Ricordiamo prima di tutto che il REI o reddito di inclusione è una misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale introdotta dal decreto legislativo 15 settembre 2017, emanato in attuazione della legge-delega 15 marzo 2017 con decorrenza dal 1° gennaio 2018. Il beneficio economico, inoltre, verrà erogato per un massimo di 18 mesi, dai quali saranno sottratte le eventuali mensilità di Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) percepite.

La dotazione per il 2018 è di quasi 2 miliardi e i nuclei familiari potenzialmente coinvolti nella fase iniziale dovrebbero essere 500mila, 420mila dei quali con bambini o adolescenti. Il Rei sarà erogato attraverso una carta acquisti, la Carta Rei: come la vecchia Social Card, la Carta Rei sarà emessa da Poste Italiane, consentirà l’acquisto dei generi di prima necessità e il pagamento delle utenze.

Altre fonti indicano 400mila famiglie beneficiarie, altre ancora 660mila, corrispondenti a 1,8 milioni di indigenti. Numeri comunque lontani da quelli che inquadrano la situazione: secondo l’Istat, dati aggiornati al 2016, vivono sotto la soglia di povertà assoluta 1 milione e 619mila famiglie, pari a 4 milioni e 742mila persone. Ricordiamo anche che si considera in stato di disoccupazione anche chi possiede un reddito da lavoro dipendente o autonomo rispettivamente pari a un massimo di 8mila euro o 4.800 euro su base annua.

Da tener presente però che se un componente della famiglia, fruisce di altri trattamenti assistenziali, esclusi quelli non sottoposti alla prova dei mezzi, il valore mensile del Rei è ridotto in corrispondenza al valore mensile di queste prestazioni.

La domanda di accesso alla prestazione potrà essere presentata dal 1° dicembre 2017, presso i comuni o altri punti di accesso identificati dagli stessi, utilizzando il modello (pdf 718KB) allegato alla circolare. Al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, il richiedente deve essere in possesso di un’attestazione ISEE in corso di validità. Clicca qui e scarica la domanda: Rei

Maggiori informazioni su: Inps