Il comportamento umano è mosso da un profondo bisogno di accettazione. ognuno di noi vuole essere accettato, compreso e riconosciuto nella propria identità ed è proprio sulla base di questi bisogni che stringiamo relazioni d’amore. 

E quando questi bisogni sono stati insoddisfatti per un lungo periodo, finiamo per stringere relazioni disfunzionali mentre quando riusciamo ad auto-accettarci e quindi validarci nelle nostre emozioni e nella nostra identità, riusciamo a stringere relazioni appaganti. 

Ma qual è la relazione d’amore appagante? È monogama o aperta? È poliamorosa o esclusiva? Per tentare di rispondere a questa domanda, leggiamo le più recenti statistiche, risultato di un sondaggio condotto su un ampio campione statunitense, portato a termine da YouGov (società britannica internazionale di ricerca e analisi), la relazione ideale sarebbe:

  1. Monogama, scelta dal 60% di donne e 56% di uomini
  2. Relazione aperta, scelta dall’8% di donne e 15% di uomini
  3. Poliamorosa, scelta dal 5% di donne e 7% di uomini
  4. Relazione occasionale, scelta dal 6% di donne e 10% di uomini
  5. Asessuale, scelta dal 19% di donne e 10% di uomini. 

Analizziamo, adesso, le varie preferenze. 

Come tutti ben sappiamo, la monogamia, molto spesso, non è poi così esclusiva: l’infedeltà interessa circa il 45% delle coppie per cui, chi sceglie una relazione monogama come ideale relazionale, non necessariamente si costruisce un rapporto esclusivo. 

Un altro dato ci racconta che solo il 25% delle relazioni d’amore monogame funziona davvero! Solo una coppia su quattro si dichiara felice. 

Differenza tra coppia aperta e relazione poliamore

Tra coppia aperta e relazione poliamore ci sono differenze sostanziali. Vediamole insieme.

Una coppia aperta ha da due partner che si amano e condividono una profonda intimità l’uno con l’altro. La coppia viene definita aperta perché i partner hanno una sorta di nullaosta, possono andare a letto con altri, senza però stringere legami sentimentali. Insomma, è concesso il sesso occasionale.

La differenza con le relazioni poliamorose sta proprio nel modo in cui si vive l’affettività: nelle relazioni poliamorose, il livello di tolleranza è tale da accettare non solo che il partner possa avere rapporti fisici con altri, ma si accetta anche l’eventualità che egli possa nutrire un sentimento – perfino amoroso – per altri partner. Le relazioni poliamorose, inoltre, non sono necessariamente di natura sessuale.

In sintesi: le relazioni non monogame possono essere sane solo se vissute come scelta deliberata e non come un’escamotage affettivo. Non conta se s’intende costruire una relazione monogama o non monogama, ciò che conta è considerare lo stato mentale di chi vuole impegnarsi in qualsiasi tipo di legame.

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